Hangzhou, metropoli orientale della Cina, tra le città più fiorenti del Paese, ha dichiarato oggi che eliminerà tutte le restrizioni sull’acquisto di case per sostenere il suo mercato immobiliare, aumentando la prospettiva che altre città seguano l’esempio. A partire da oggi il governo non controllerà più l’ammissibilità dei potenziali acquirenti, ha affermato in un avviso l’autorità edilizia della città. Hangzhou è la capitale della ricca provincia dello Zhejiang e vanta alcuni degli immobili più desiderabili e costosi della Cina. Ciò ha portato le autorità locali a imporre limiti all’acquisto di case per scoraggiare la speculazione.
Ora questi limiti non esistono più e l’obiettivo è chiaro: sostenere un settore, quello immobiliare, che continua a soffrire in tutto il Paese. Il settore immobiliare cinese, che rappresenta quasi un quarto dell’economia, è stato travolto da una crisi del debito dal 2021, dopo che un giro di vite normativo sull’elevata leva finanziaria tra gli sviluppatori ha innescato una crisi di liquidità, con una serie di loro che il mese scorso hanno riportato risultati finanziari più deboli per il 2023. Le autorità cinesi hanno intensificato le misure per sostenere il settore in difficoltà, tra cui l’allentamento dei limiti all’acquisto di case, il sostegno alla ristrutturazione dei villaggi urbani e la spinta delle banche ad accelerare l’approvazione di nuovi prestiti per gli sviluppatori a corto di soldi. Molte delle politiche sono state di natura frammentaria o hanno solo un impatto limitato e a breve termine.
A Hangzhou i prezzi delle nuove case sono aumentati dell’1,0% su base annua a marzo, il ritmo più lento in quasi sei anni, secondo gli ultimi dati dell’ufficio statistico cinese. Ad aprile le vendite di nuove case in città ammontavano a 310.000 metri quadrati, in calo del 75% su base annua, secondo un sondaggio della società immobiliare CRIC.
Durante i cinque giorni festivi del Primo Maggio, la media giornaliera delle vendite di case in Cina per superficie è crollata del 47% rispetto all’anno precedente, come hanno dimostrato i dati della China Index Academy, uno dei più grandi ricercatori immobiliari indipendenti del paese. Anche il volume delle vendite è diminuito di circa il 30% rispetto ai livelli pre-pandemia nel 2019 per lo stesso periodo.
Ora gli analisti sperano che questa mossa faccia da apripista ad altre del genere.