L’inflazione nello Zambia tocca il livello più alto degli ultimi 29 mesi, mentre la nazione dell’Africa meridionale continua a combattere gli effetti di una siccità indotta da El Niño, la peggiore in quasi sessant’anni. Il periodo di siccità ha fatto appassire i raccolti e ridotto l’approvvigionamento energetico
In particolare il dato, misurato dall’indice dei prezzi al consumo, ha visto un aumento del 15,2% a giugno, rispetto al 14,7% di maggio, spinto dai costi più elevati di farina di mais, cereali e alcolici.
Con un prodotto interno lordo di 21 miliardi di dollari, lo Zambia è un’economia di taglia media della regione dell’Africa australe, al quarto posto dopo Sudafrica, Angola e Zimbabwe. L’economia del paese è fortemente dipendente dal settore minerario, che rappresenta il 18% del PIL e più del 75% delle esportazioni, di cui il rame ne è la parte preponderante, facendo del paese il 2° produttore a livello continentale. D’altro canto, l’agricoltura rappresenta solo il 3% del PIL, impiegando il 20% della forza lavoro e, di conseguenza, l’economia è centrata su settori di attività ad alta intensità di capitale e di lavoro quali quello minerario, delle costruzioni o la grande distribuzione.