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Aiuti alle famiglie, dal 1° Dicembre, per Gentiloni obiettivo nessuno escluso
Parte il reddito di inclusione, la prima misura nazionale di contrasto alla povertà: dal 1° dicembre – si legge in una circolare Inps – sarà possibile fare la domanda per la misura che oltre a un beneficio economico prevede un progetto personalizzato per la persona in situazione di bisogno.
Numeri alla mano, secondo recenti dati Istat, la povertà assoluta in Italia nel 2015 coinvolgeva il 6,1% delle famiglie residenti (pari a 4,6 milioni di individui). Rispetto al 2014 sono peggiorate soprattutto le condizioni dei nuclei con quattro componenti (dal 6,7% al 9,5%). Erano invece 2,7 milioni le famiglie in povertà relativa per 8,3 milioni di persone complessive.
Il sussidio, che riguarda una platea ben precisa, potrebbe essere allargato. Al momento viene riconosciuto ai nuclei familiari che rispondano a determinati requisiti relativi alla situazione economica. In particolare, il nucleo familiare del richiedente dovrà avere un valore dell’ISEE, in corso di validità, non superiore a 6.000 euro e un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 20.000 euro. In prima applicazione sono prioritariamente ammessi al REI i nuclei con figli minorenni o disabili, donne in stato di gravidanza o disoccupati ultra cinquantacinquenni.
Ora, nei pani del governo, il reddito d’inclusione REI potrebbe essere esteso a tutte le famiglie più povere, indipendentemente dalla composizione del nucleo familiare come da formula attuale e quindi anche se non ci sono figli minori, inabili, donne incinte o disoccupati over 55 anni (come invece previsto nell’attuale formulazione del sussidio).
Nelle intenzioni del governo, aveva spiegato il ministro del Lavoro Giuliano Poletti dopo il primo via libera a giugno, lo strumento dovrebbe coinvolgere circa 660 mila famiglie, di cui 560 mila con figli minori. Sul tavolo il governo ha messo 1,7 miliardi di euro destinati a crescere ad almeno 2 miliardi l’anno.
Il provvedimento fissa però dei paletti per l’accesso alla misura. Non potranno ottenere il Rei i proprietari di imbarcazioni, o auto e moto immatricolati nei 24 mesi precedenti la richiesta del sussidio. Sono previsti desk dedicati nei comuni e pratiche “sprint” in modo da ottenere il via libera, se ci sono i requisiti, entro 20 giorni. Possono fare richiesta i cittadini italiani, i comunitari e gli extracomunitari con permesso di lungo soggiorno.
Fonte: QuiFinanza.it
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