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Il colosso di Alba punta a diventare il terzo più grande gruppo Usa nel settore dolciario dopo Hershey e Mars
(AffarItaliani) L’italiana Ferrero e l’americana Hershey (il numero due del settore dolciumi a stelle e strisce) hanno presentato le loro offerte finali per aggiudicarsi alcune attività statunitensi della svizzera Nestlè, che includono marchi di barrette di cioccolato come Crunch e Butterfinger. Lo scrive Cnbc alimentando indiscrezioni iniziate prima di Natale dal New York Post, secondo cui il produttore italiano di Nutella e Ferrero Roche era pronto a versare due miliardi di dollari.
Per Cnbc l’operazione potrebbe arrivare a valere fino a 2,5 miliardi. Prendendo il controllo di attività che generano vendite annue per 900 milioni di franchi svizzeri e che, secondo Ibis World, hanno una quota di mercato dell’11,5%, Ferrero, che può vantare un bilancio consolidato da 10,3 miliardi di giro d’affari e un ebitda di 1,6 miliardi, diventerebbe il terzo più grande gruppo Usa nel settore dolciario dopo Hershey e Mars.
Il colosso di Alba ha già in portafoglio marchi Usa come Butterfinger, BabyRuth, 100Grand, SkinnyCow, Raisinets, Chunky, OhHenry! e SnoCaps, oltre ad altri brand locali come SweeTarts, LaffyTaffy, Nerds, FunDip, PixyStix, Gobstopper, BottleCaps, Spree e Runts. Nella sfida per accaparrarsi questi asset Usa di Nestlè, Ferrero, assistito dall’advisor Lazard, se la gioca con Hershey, il produttore americano di cioccolata che il 18 dicembre scorso ha annunciato l’acquisto del produttore di snack Amplify per 1,6 miliardi di dollari. Secondo gli analisti, quest’ultima operazione dà all’azienda italiana una chance maggiore di farcela. Un portavoce del gruppo di Alba, contattato da Radiocor, ha ribadito che è politica della società “non commentare” le indiscrezioni.
Stando alle fonti di Cnbc, infatti, Ferrero sembra la meglio posizionata per via della sua disponibilità a essere più aggressiva sul fronte del prezzo. Mentre Nestlè, messo sotto pressione dall’investitore attivista Third Point, punta a trasformarsi in un gruppo specializzato in nutrizione e salute, Ferrero sembra intenzionata a rafforzarsi ulteriormente nel mercato americano.
L’azienda italiana nata ad Alba nel 1942 mise piede in Usa nel 1969. Negli States ha comprato il produttore di cioccolata premium Fannie May Confections Brands e Ferrara Candy Company, la terza più grande azienda dolciaria degli Stati Uniti nelle cui attività non fa parte il cioccolato. La Ferrara Candy Company fu fondata nel 1908 da un fornaio italiano, Salvatore Ferrara, arrivato otto anni prima in Usa; a Chicago, nel quartiere di Little Italy, aprì un negozio di pasticcini e confetti gettando le basi per un gruppo imprenditoriale che secondo il Chicago Tribune ha vendite annue da oltre un miliardo di dollari.[:]