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Il Prof. Giuseppe Conte ha ricevuto l’incarico da Sergio Mattarella
(di Matteo Valléro) Roma – Il Presidente della Repubblica, dopo un lungo colloquio durato quasi due ore, con il Presidente Designato dalla coalizione di maggioranza, gli ha assegnato l’incarico di formare una squadra di governo, e lui ha accettato (come da prassi) con riserva. Inizia dunque ufficialmente, salvo colpi di scena davvero improbabili, questa legislatura, o, per riprendere il tormentone tanto caro a Di Maio, la Terza Repubblica.
Le prime parole di Conte hanno dato, come si suol dire, un colpo al cerchio e uno alla botte, in un climax di qualunquismo davvero disarmante. Proprio come la proverbiale guida “L’avvocato nel cassetto”, che tutti abbiamo e nessuno ha mai consultato, che contiene tutto e niente, informazioni vaghe che non hanno una vera utilità nè alcuna autorevolezza. E proprio Giuseppe Conte, nel suo discorso, si è paragonato a un “avvocato difensore del popolo italiano”. Quale avvocato? Chi l’ha chiamato?!?
Uomo di bell’aspetto, voce orribile, che, vuoi per l’emozione, spesso incespica, ha appunto prima dato il colpo al cerchio Mattarella, parlando del ruolo europeo e internazionale dell’Italia, e poi alla botte Di Maio-Salvini, parlando di popolo, di cittadini, di difesa, di asilo politico, insomma di sovanismo (sovranismo da bocciofila, si intende).
Come promesso, noi di Business24 abbiamo aspettato fino all’ultimo, prima di dare la notizia, e ora finalmente, facciamo di più: vi stiamo dicendo la nostra.
Sergio Mattarella ha quindi fatto una scelta che sembra più figlia dell’esasperazione e della stanchezza, che non altro, lasciando che il nostro paese sia guidato da un Signore privo di qualsiasi esperienza politica, o anche solo puramente amministrativa: un dilettante. Il che, in un momento così delicato, non è esattamente “il massimo”.
Una persona che, peraltro, ha considerato “una leggerezza” aver gonfiato con dati falsi il proprio curriculum, millantando titoli e presenze mai realmente conseguiti o sperimentate, e puntualmente smentiti da tutte le istituzioni interpellate. Un avvocato che ha difeso (svolgendo il proprio incarico, per carità, ma resta degno di nota) una famiglia coinvolta nel caso Stamina, perorando – inevitabilmente – la causa di un certo Vannoni, dichiarato poi dalla giustizia truffatore, e quindi promotore di una truffa. Niente di strano, direte, visto che proviene dal M5S, che di bufale se ne intende, e invece no: perchè più che da là, sembra provenire dal tanto osteggiato establishment. Un paradosso vivente…
Già in Europa, e nel mondo, noi italiani abbiamo la cattiva fama di cialtroni, ciarlatani, arlecchini, fanfaroni: non mi sembrava il caso di farci rappresentare da un personaggio che ha tali insicurezze da dover dopare il proprio curriculum, tra l’altro pure ingenuo, perchè lo sanno tutti che quando entri in politica, a quei livelli, scoprono anche che ti eri fatto la cacca addosso all’asilo… e sarà lui ad andare a parlare con Merkel, Macron, Putin, con le loro risatine e i loro sbeffeggiamenti, con le barzellette che già staranno girando. Dalle puttane, alle puttanate. Andiamo bene. Che figura di …..
Ma che poi… chi è costui? Da dove sbuca? Chi l’ha votato? Ah già, ora mi direte che il Presidente del Consiglio non viene mai votato dai cittadini con elezione diretta, ma dai membri della maggioranza, blablabla. OK, diciamo che non ha il sostegno popolare. E’ un tecnico in un governo politico, ma pur sempre un tecnico, e i tecnici sono come sicari: fanno quello che devono fare e poi se ne lavano le mani. No buono. E’ un po’ come quando esci con una ragazza, ti piace, ti ci fidanzi, la sposi, e dopo un paio di settimane fa trasferire a casa vostra sua madre. Ma chi la voleva?!? Gli italiani (mannaggia a loro) volevano Luigi Di Maio, non sua madre! Che bella sorpresina… taac! Dal cassetto spunta fuori l’avvocato nel cassetto. L’avvocato non richiesto.
Detto ciò, non posso che augurargli (sarebbe meglio dire augurarci) buon lavoro e buona fortuna. Ne avremo bisogno.[:]