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Oggi le Considerazioni finali. Difesa risparmio e ripresa
(ANSA) “Per ridurre il debito non vi sono scorciatoie”. E’ l’altolà del governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, che nelle sue considerazioni finali avverte: “se venisse “messo a repentaglio” il valore dei loro risparmi, i risparmiatori “reagirebbero fuggendo, cercando altrove riparo. E gli investitori stranieri sarebbero più rapidi”.
Visco, rischioso fare passi indietro su pensioni – Le riforme sulla previdenza fatte in passato “rendono gestibile la dinamica della spesa pensionistica” e “sarebbe rischioso fare passi indietro”. Lo dice il Governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, sottolineando che le riforme “hanno risposto alla necessità di tenere conto dell’allungamento della vita media nel definire il rapporto tra i contributi versati e l’entità e la durata della prestazione”. Sono “possibili interventi mirati volti a ridurre qualche rigidità” ma “compensati in modo da assicurare l’equilibrio attuariale del sistema”.
Momento delicato, non ignorare vincoli conti “Non sarebbe saggio ignorare le compatibilità finanziarie” perché “è a tutti evidente la delicatezza e la straordinarietà del momento che stiamo vivendo”. Lo dice Visco ricordando che il rispetto degli equilibri finanziari serve “non per rigidità a livello europeo o minacce speculative, ma perché le nostre azioni, i nostri programmi forniscono i segnali che orientano l’allocazione delle risorse a livello nazionale e globale”.
Il destino dell’Italia è quello dell’Europa “Il destino dell’Italia è quello dell’Europa”, il cui sviluppo “determina il nostro e allo stesso tempo ne dipende”. Lo dice il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, sottolineando che “è importante che la voce dell’Italia sia autorevole nei contesti dove si deciderà il futuro dell’Unione europea” e ricordando che che nei prossimi mesi sono in ballo decisioni di grande rilievo come “la governance dell’Unione, il suo bilancio pluriennale, la revisione della regolamentazione finanziaria”.
Povertà raddoppiata, Rei copre 40% famiglie La crisi ha accentuato il disagio con la quota delle famiglie che vivono in povertà assoluta “quasi raddoppiata” negli ultimi 10 anni e arrivata a sfiorare il 7%. Lo afferma il Governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, sottolineando che le risorse del reddito di inclusione (Rei) “consentono di coprire circa il 40% delle famiglie in povertà assoluta. Nel procedere a un suo rafforzamento o all’adozione di altri provvedimenti – avverte – oltre a evitare di scoraggiare la ricerca di un lavoro regolare bisognerà prestare attenzione alle conseguenze sui conti pubblici”.
Vincoli Italia non sono regole Ue ma economia “Non sono le regole europee il nostro vincolo, è la logica economica”. Lo dice il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, spiegando che “a essa e strettamente connesso l’obbligo, che tutti abbiamo, di non compromettere il futuro delle prossime generazioni: accrescere il debito vuol dire accollare loro quello che oggi non si vuol pagare”.
Essenziale consolidamento dei conti pubblici “Se le tensioni degli ultimi giorni si riassorbiranno, anche il costo del debito si ridurrà seppure leggermente con il venire a scadenza di titoli collocati in passato a tassi più elevati di quelli di nuova emissione. A questo fine la condizione essenziale è conservare la credibilità del processo di consolidamento dei conti pubblici”, suggerisce il governatore aggiungendo che “in una fase espansiva e con una politica monetaria ancora molto accomodante non é utile aumentare il disavanzo”.
Fiducia nell’ Italia al di là di meschinità – “La fiducia nell’Italia “è grande, sul piano economico e su quello civile” e questo “al di là di meschine e squilibrate valutazioni”. Lo dice Visco, nelle considerazioni finali, in quello che pare un riferimento ad alcuni articoli contro l’Italia comparsi nella stampa estera.
Banche stanno superando crisi, no a barriere – “Le banche stanno superando le gravi difficoltà originate dall’economia reale” ma di fronte ai grandi cambiamenti della tecnologia e della concorrenza non devono “innalzare barriere verso altri operatori in una sterile difesa delle proprie posizioni”. E’ quanto chiede il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco nelle considerazioni finali secondo cui devono “adottare strategie incisive per affrontare le sfide”.
Le banche italiane stanno riducendo i rischi percepiti dal mercato relativi all’esposizione sui titoli di Stato e i crediti deteriorati. L’esposizione al settore pubblico è scesa di oltre “un quarto a 300 miliardi” mentre gli Npl sono calati di un terzo rispetto a fine 2015 a 135 miliardi. Dopo i 35 miliardi ceduti nel 2017, gli istituti italiani venderanno crediti deteriorati per 65 miliardi quest’anno. Entro il 2020 i maggiori gruppi li dimezzeranno rispetto a fine 2017. Le banche italiane devono “proseguire senza esitazioni” lungo la strada che “stanno già percorrendo” nel “contenere le spese amministrative e il costo del personale”. Lo afferma il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco nelle considerazioni finali secondo cui diverse banche “hanno ancora una redditività insufficiente” malgrado un miglioramento nel 2017 nel suo complesso che ha visto “i maggiori gruppi registrare risultati reddituali nel complesso soddisfacenti grazie all’incremento delle commissioni e al contenimento dei costi”.[:]