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La misura rischia di colpire duramente anche l’economia Italiana, che esporta negli States merci per circa 40 miliardi all’anno, in particolare acciaio e alluminio
(Corriere della Sera) I dazi sulle importazioni di acciaio e alluminio da Europa, Canada e Messico scatteranno dalla mezzanotte di Washington. Lo ha annunciato il segretario al commercio Usa Wilbur Ross. Sui prodotti extra Usa graveranno in questo modo imposte che oscillano tra il 20 e il 25% del valore. La misura rischia di colpire duramente anche l’economia italiana, che vende agli States merci per circa 40 miliardi l’anno. I dazi graveranno infatti su prodotti quali acciaio e alluminio che arrivano dall’Italia.
Scaduta moratoria
Oggi sarebbe scaduta la «moratoria» che l’amministrazione Trump aveva concesso ai partners di oltre Atlantico per scongiurare la guerra commerciale. La trattativa non ha avuto sbocchi e la misura è destinata a scattare a partire dalle 24 , ora di Washington. Finora i paesi dell’Unione europea, il Canada e il Messico erano stati esentati dalla tariffa del 25% sulle importazioni in Usa di acciaio e da quella del 10% sulle importazioni di alluminio. Gli Stati Uniti dovrebbero quindi imporre quote o limiti alle importazioni di acciaio e alluminio anche da altri Paesi come Corea del Sud, Argentina, Australia e Brasile. Ora l’attesa è soprattutto per la reazione annunciata dall’Europa.
Per l’Italia impatto dello 0,3% sul pil
Gli Stati Uniti lamentano uno squilibrio della loro bilancia commerciale superiore agli 820 miliardi di dollari, quasi la metà dei quali dovuta a flussi di merci dalla Cina. la Ue è il secondo partner commerciale anche se molto staccato (circa 150 miliardi). All’interno di questa fetta l’Italia è preceduta solo dalla Germania. L’Istata ha stimato che nel 2018 l’impatto delle nuove tariffe doganali Usa sull’economia italiani potrebbe essere pari allo o,3% del Pil.
Bruxelles prepara misure da 2,8 miliardi
Il presidente della commissione Ue Juncker ha immediatamente annunciato contromisure: «Quello di Washington è puro e semplice protezionismo». Bruxelles aveva nel cassetto contromisure per un valore di circa 2,8 miliardi di dollari destinate a colpire in particolare l’import di motociclette, whisky e blue jeans made in Usa. Una risposta che al momento non pare preoccupare il segretario al commercio degli usa Wilbur Ross secondo il quale i dazi europei sarebbero «poca cosa per una economia come la nostra da 18.000 miliardi di dollari»[:]