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Il Presidente U.S.A. sempre più solo nella guerra commerciale
A fronte dell’imposizione dei dazi al 10-25% sull’alluminio e sull’acciaio da parte di Trump verso l’UE, Messico e Canada, l’Europa stessa per voce del Presidente della Commissione Europea, Jean- Claude Junker, ha risposto in maniera molto uniforme da tutti gli Stati Membri che non si faranno attendere provvedimenti medesimi per contrastare la porticata puramente protezionistica di Trump. In vista dell’incombente G7, la Cancelliera tedesca Angela Merkel, così come la Commissaria UE al Commercio, Cecilia Malstroem, hanno dichiarato che suddette azioni minacciate dal magnate americano vanno contro alle regole dell’Organizzazione Mondiale del commercio. Il Messico ha deciso anch’esso a non rimanere passivo ai diktat USA, prevedendo di far scattare contromisure equivalenti mirate a prodotti alimentari quali l’uva, mele, carne di maiale e laminati di acciaio. Ross, per pronta risposta, afferma di non sentirsi in alcun modo intimorito dalle contro minacce dichiarate dal Vecchio Continente e dal Messico in quanto accusa Bruxelles di non aprire sufficientemente i loro mercati alle merci statunitensi, che, riportando dati del Dipartimento del Commercio USA nel 2017, importano il 51,3% dell’alluminio ed il 35,8% di acciaio dai loro partner del G7. Lo stesso Ross, dopo aver dichiarato che le uniche eccezioni ai dazi contesi si possano delineare su Argentina e Brasile. L’UE potrebbe ottenere un’esenzione con l’obbiettivo di arrivare ad un armistizio, ad una serie di accordi che soddisfino entrambe le parti. I Ministri delle Finanze dei G7 vogliono di fatti incontrarsi quest’oggi in Canada per trattare principalmente di argomenti riguardanti le questioni commerciali, senza saltare ovviamente le tensioni nell’Eurozona, tra le quali quelle inerenti a Spagna ed Italia.
Daniel Mateo Montalcini (contributor)[:]