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Il brand di streetwear in Italia spopola con Fedez & Ferragni
(Business Insider) Ogni giovedì mattina, al 274 di Lafayette Street, New York, una lunga fila di persone attende diligentemente l’apertura dello store Supreme nel tentativo di accaparrarsi un capo del consueto drop (cioè il lancio di nuovi prodotti) settimanale. La stessa scena si ripete nei restanti dieci flagship situati a Brooklyn, Los Angeles, Londra, Parigi, Tokyo, Nagoya, Osaka e Fukuoka, tanto da generare articoli che svelano le migliori strategie di acquisto off e online, e da portare alcuni negozi – in particolare quelli di New York e di Londra – ad adottare un sistema di pre-coda, che permette ai fan di registrarsi a una mailing list e di recarsi in una diversa location il lunedì precedente solo per avere diritto a un posto nella fila del giovedì, assicurato tramite un biglietto.
Follia? Forse. Esempio (virtuoso) di un marchio d’abbigliamento che non conosce crisi e che ha elevato il concetto di “scarsità artificiale” a una strategia vincente? Sicuramente. Se in Italia il fenomeno Supreme è esploso grazie a – o a causa di – Fedez, che quando non è a petto nudo indossa una t-shirt o una felpa del brand, la sua storia affonda le radici negli anni ’90, ed è legata in maniera inscindibile alle vicende personali del fondatore, James Jebbia.
Articolo completo: https://it.businessinsider.com/il-segreto-del-successo-miliardario-di-supreme-il-brand-culto-di-streetwear-che-in-italia-spopola-con-fedez/[:]