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Borse europee contrastate con le tensioni commerciali tra Usa e resto del mondo. Per il vice premier cinese, Hu Chunhua, sono una seria minaccia per l’economia globale. Focus sulla produzione industriale dell’Eurozona a luglio (consenso: -0,1% mese su mese) e sul Beige Book. Euro/dollaro sotto 1,16. Il Wti consolida oltre 69 dollari
Borse europee contrastate in avvio con le tensioni commerciali tra gli Usa e il resto del mondo che continuano a pesare sui mercati a livello globale. Le ultime minacce del presidente, Donald Trump, su altri 267 miliardi di dollari di dazi contro le merci cinesi “hanno rinvigorito i timori”, ha commentato Art Hogan, chief market strategist di B. Riley Fbr, secondo cui “sebbene potrebbero esserci buone notizie sul fronte dei negoziati col Canada, dalla Cina ne arriveranno solo di cattive”.
Sul fronte canadese, gli analisti di Bank of America Merrill Lynch credono che Ottawa dovrà fare concessioni sia dal punto di vista dei prodotti caseari sia del sistema di risoluzione delle dispute per raggiungere l’accordo con Usa e Messico. Sul primo tema è probabile che il Canada ceda, mentre sul secondo le trattative saranno più serrate, dato che Ottawa considera il mantenimento dell’attuale sistema come indispensabile.
Le misure protezionistiche rappresentano “un pericolo molto serio”, ha detto il vice premier cinese, Hu Chunhua. “Le misure protezionistiche e unilaterali di alcuni Paesi minano gravemente il sistema commerciale multilaterale, ponendo una seria minaccia per l’economia globale”, ha sottolineato Hu Chunhua al World Economic Forum dell’Associazione delle Nazioni Sud-est asiatiche.
Dal fronte macro l’attenzione si focalizzerà sulla produzione industriale dell’Eurozona a luglio (precedente: -0,7% mese su mese, +2,5% anno su anno; consenso: -0,1% mese su mese), su quella dell’Italia (precedente: +0,5% mese su mese; consenso: -0,4% mese su mese), sui prezzi alla produzione negli Stati Uniti ad agosto (precedente: invariato mese su mese; consenso: +0,2% mese su mese) e sulle scorte settimanali di petrolio sempre in Usa. Mentre, in attesa della riunioni della Bce e della BoE di domani, la Fed pubblicherà stasera alle 20:00 il Beige Book.
In vista di questi dati macro il cross euro/dollaro scambia sotto 1,16 a 1,1570 e il dollaro/yen a 111,515. Lo spread tra i Btp decennali e i corrispettivi Bund tedeschi apre a 235,1 punti base. Il rendimento dei titoli di Stato italiani è al 2,78%. In questo contesto, in mattinata prenderà il via la tornata d’aste di metà mese con il Tesoro che metterà a disposizione degli investitori 6 miliardi di euro in Bot a 12 mesi con il rendimento, segnala l’agenzia Reuters, visto in calo rispetto allo 0,679% di metà agosto, quando ha toccato il massimo da gennaio 2014.
In chiusura, sul mercato grigio, indica Reuters, il tasso era pari all’ 0,458%. Attive dal lato primario anche la Germania che offrirà 1 miliardo in titoli di Stato a 30 anni e la Grecia che mette a disposizione titoli di Stato a 1 anno. Da segnalare anche il nuovo indicizzato spagnolo con scadenza 2033 che ha visto ordini per oltre 18,5 miliardi e un importo da 4 miliardi ed è stato prezzato 139 punti base sotto il rendimento del titolo spagnolo luglio 2033, cedola 2,35%.
Con il prezzo del petrolio in aumento: il Wti sale a 69,57 dollari (+0,68%) dopo gli ultimi dati settimanali Api sulle scorte Usa e in vista delle nuove sanzioni all’Iran destinate a ridurre l’offerta, mentre Mosca avvisa che il mercato resta fragile e si dice pronta ad aumentare la produzione, a Piazza Affari, dove l’indice Ftse Mib sale dello 0,14% a 20.882 punti, Saipem segna un +1,22% a 4,63 euro, dopo aver presentato un’offerta per la realizzazione di un gasdotto tra la Bulgaria e la Grecia, Tenaris un +1,04% a 13,65 euro ed Eni un +0,54% a 15,96 euro, mentre Fayez al-Sarraj, primo ministro del governo di accordo nazionale della Libia, dove Eni è presente, in un’intervista ha lanciato un appello “affinché la Comunità internazionale ci ascolti e aiuti”.
“Il nostro è un Paese cruciale, le bande criminali si arricchiscono con il traffico dei migranti e i contrabbandi illeciti. E ci sono alcuni Paesi vicini che sfruttano il nostro caos interno a loro beneficio. Da soli non possiamo farcela, necessitiamo del vostro aiuto”, ha proseguito Fayez al-Sarraj. Sul fragile cessate il fuoco tra le milizie libiche il premier ha puntualizzato che, “come ogni accordo, anche questa tregua va rispettata da tutte le parti. Occorre stabilire un’autorità che controlli e denunci le eventuali violazioni. Da parte nostra abbiamo dispiegato il meglio delle nostre unità antiterrorismo. Ma bisogna che le Nazioni Unite e la comunità internazionale garantiscano che chiunque infrange i patti venga identificato e rapidamente sanzionato”.
In rosso Enel (-0,61% a 4,558 euro), la cui controllata Enel Finance International ha lanciato sul mercato statunitense e sui mercati internazionali un’emissione obbligazionaria multitranche destinata a investitori istituzionali per un totale di 4 miliardi di dollari, pari a un controvalore complessivo di circa 3,5 miliardi di euro. L’emissione, garantita da Enel, ha ricevuto richieste in esubero per circa 3 volte, totalizzando ordini per un ammontare pari a circa 11 miliardi di dollari Usa.
Anche Snam (-0,45% a 3,755 euro) ha lanciato con successo un bond a tasso fisso, con scadenza a settembre 2023, per un importo totale di 600 milioni di euro nell’ambito del suo programma Emtn (Euro Medium Term Note) che è stato approvato dal board il 6 ottobre 2017. Nel comparto industriale Leonardo segna un +0,29% a 10,27 euro, StM un -1,07% a 15,73 euro, Prysmian un -0,23% a 21,70 euro e Fca un +2,21% a 14,77 euro, quest’ultima nonostante le indiscrezioni di stampa secondo le quali, oltre a Kkr, ci sarebbe un altro fondo Usa interessato a Magneti Marelli.
Inoltre Exane Bnp Paribas ha alzato il rating su Fca da neutral a outperform e il target price a 19,5 euro. Acquisti anche su Ferrari (+1,26% a 112,20 uro) che ieri ha annunciato di aver siglato con l’Agenzia delle Entrate un accordo per accedere al regime di tassazione agevolata previsto dal Patent Box che comporterà un beneficio di 139 milioni di euro. Bene anche Buzzi Unicem (+1,59% a 17,86 euro) con Standard & Poor’s che ha riportato il rating a livello di investment grade, alzando il rating a lungo termine a BBB- da “BB+ e quello a breve termine ad A-3 da B. L’outlook è stabile.
Da monitorare ancora Tim (-0,84% a 0,541 euro) per lo scontro Vivendi -Elliott e perché JP Morgan ha tagliato il target price da 0,90 a 0,59 euro, Ei Towers (+0,18% a 56,9 euro), visto che il cda ha deliberato di apportare le azioni proprie detenute dalla società, pari al 4,83% del capitale, all’opa promossa da Mediaset (+0,32% a 2,505 euro) e F2i tramite 2i Towers, e Atlantia (-0,20% a 17,86 euro)con il decreto su Genova che sarà sul tavolo del Consiglio dei ministri di venerdì, come ha annunciato ieri il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, aggiungendo che l’intenzione del governo è affidare direttamente a Fincantieri (+1,21% a 1,42 euro) la ricostruzione del viadotto Morandi.[:]