[:it]
Le critiche e frecciate alquanto inopportune e non ai massimi livelli di diplomazia da parte di Di Maio che sa solo attaccare senza mettere sul piatto risoluzioni tangibile a favorire una uscita veritiera dal vortice di stallo nel quale l’Italia si trova ormai da 25 anni ed il suo pari Salvini che si appropria di un tono di linguaggio tutt’altro che accogliente nei confronti degli ufficiali Europei che denunciano questa immobilità diretta a piani tangibili per ridurre il debito italiano a confronto dei restanti 18 Paesi membri non giovano di sicuro al Bel Paese. Pierre Moscovici non per altro, il Commissario dell’Unione Europea sugli Affari economici ha parlato senza mezzi termini di un bisogno da parte del Governo capitolino di presentare un bilancio credibile per l’anno a venire e tramutare tutti gli annunci sulle riforme in atti concreti e continui. Il debito pubblico denunciato da Bruxelles grava di certo sulla possibilità dell’Italia di investire nell’interesse pubblico e crea incertezze sugli investitori che non pongono fiducia sulla stabilità e potenzialità dell’Italia. Moscovici pone piena fiducia sul Ministro dell’Economia Tria e dei suoi buoni propositi che si tengono distanti dalle battute deliranti dei predetti Di Maio e Salvini. L’Italia non ne verrà fuori di sicuro facilmente finché persistono tali prese di posizione del tutto solo partitiche e che ostacolano ogni trattativa tra le controparti europee e nazionali.
Daniel Mateo Montalcini (contributor)[:]