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A valore di mercato ora la Maison con sede a Milano è stata valutata per 2 Mld di Dollari
Lo si da già per fatto, la Maison di Moda Versace, fino ad oggi in mano della Famiglia Versace per l’80% ed il rimanente 20% dal Fondo Blackstone, è ufficialmente in vendita. La Maison Micheal Kors, rinomata casa di moda americana, già proprietaria della Jimmy Choo, ha superato le concorrenti Lvmh e Kerin, che si sono tirate fuori dalla possibile acquisizione della Versace. Sia Donatella sia la figlia maggiore Allegra, a cui fu destinata la maggior quota di controllo della Maison alla morte tragica dello zio Gianni, rimangono ad ogni modo all’interno dell’azienda con quote di gestione inferiori. A valore di mercato ora la Maison con sede a Milano è stata valutata per 2 Mld di Dollari, una valore maggiore rispetto a quanto stimato precedentemente dal Fondo Blackstone che stimava il valore per 1.1 Mld di Dollari. Il dossier da quanto riportato sarebbe gestito dalla Goldman Sachs, mentre che per le parti legali la famiglia Versace avrebbe richiesto rappresentanza allo studio Chiomenti. La Società Givi, quindi la gestione dell’intera famiglia Versace per quanto riguardava l’azienda di cui deteneva l’80% era gestita in quote differenti dalla morte di Gianni al 30% dal fratello Santo che gestiva tutta la parte economico-finanziaria, per il 20% da Donatella, che deteneva il ruolo già ai tempi del compianto fratello di Direttore Artistico ed il rimanente 50,01% da Allegra Beck Versace, figlia di Donatella e nipote prediletta di Gianni. Il Fondo Blackstone, che deteneva il restante 20% del totale del patrimonio, già nel 2014, aveva investito nel capitale del gruppo, con un accordo di put nei confronti della famiglia per riacquisire la quota, procedendo ad un collocamento in Borsa o alternativamente rivendendo ad un terzo la società nel suo intero. Quindi, proprio il Fondo Blackstone ha portato avanti le trattative di vendita alla Maison Micheal Kors. Pur avendo ritrovato uno slancio negli ultimi 4 anni, la Maison non è stata in grado di raggiungere profitti tale che le permettessero di quotarsi in Borsa, chiudendo l’anno passato con profitti equivalenti a soli 15 Milioni. Entrando nel mercato con ricavi non dei più soddisfacenti che da anni fluttuavano attorno a quota 700 Milioni, e non da meno con utili e margini ridotti ai minimi termini, si sarebbe presentato al quanto difficile per la Versace estrarre valore dal marchio.
Daniel Mateo Montalcini (contributor)[:]