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L’indice Ftse Mib si porta sul filo di 21.000 punti dopo che il governo ha fissato al 2,4% l’asticella del rapporto deficit/pil.
Ora si aprirà il difficile confronto con la Commissione Ue e con le agenzie di rating. Euro debole in attesa dell’inflazione in Europa. Banche, assicurazioni e risparmio gestito sotto una pioggia di vendite
L’indice Ftse Mib di Piazza Affari cade del 2,24% a 21.028 punti dopo che il governo ha fissato al 2,4% l’asticella del rapporto deficit/pil per l’anno prossimo in seguito a un lungo e faticoso braccio di ferro con il ministro dell’economia, Giovanni Tria, che non voleva discostarsi troppo dall’1,6%. Scongiurate, per ora, le dimissioni del ministro dell’Economia, ora si aprirà il difficile confronto con la Commissione europea e con le agenzie di rating.
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