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Slitta il carcere per gli evasori: ci sarà disegno di legge ad hoc
La decisione presa nel corso della riunione durante la quale è stato trovato “un pieno accordo” sulle modifiche da presentare. Si potranno regolarizzare solo gli errori formali nelle dichiarazioni dei redditi pagando 200 euro per ogni anno. In piedi le altre sanatorie: dalla rottamazione-ter, liti fiscali e saldo e stralcio solo delle minicartelle. Detassate le sigarette elettroniche e “l’ombra degli ombrelloni”, balzello per i money transfer.
Stop al condono, carcere per gli evasori confermato ma rimandato. Il decreto fiscale cambia ancora e lo fa alla radice. Perché al termine di un vertice a Palazzo Chigi tra il premier Giuseppe Conte, i ministri Giovanni Tria, Riccardo Fraccaro e Alfonso Bonafede, e i vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio, la possibilità di dichiarazione integrativa, motivo di tensione tra Movimento 5 Stelle e Lega in fase di gestazione del provvedimento approvato ma poi rivisto e corretto in due distinti riunioni del Consiglio dei ministri, scomparirà dal testo, annullando di fatto uno dei cardini del decreto, quel condono fiscale voluto dal partito di Salvini.
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