[:it]
“La cambiamo al Senato”. Ma la sottosegretaria Castelli: “E’ in contratto”.
La maggioranza annuncia di voler intervenire sull’ecotassa che sta sollevando numerose critiche. Salvini: “Sono contrario”. Di Maio: “Provvedimento va migliorato per non penalizzare chi deve acquistare un’utilitaria. Faremo un tavolo per l’auto elettrica, ibrida e a metano, con i costruttori, a partire da FCA, e con le associazioni dei consumatori”. Ma intanto la commissione rivede gli incassi al rialzo. E nelle tabelle della Camera c’è anche l’errore. “La cambieremo al Senato”, promette Di Maio. “Sono contrario”, dice Salvini. “E’ nel programma” ribattono i 5 stelle Castelli e Crippa. Alla polemica sulla imposta sulle nuove auto inquinanti, inserita con un emendamento firmato dalla Lega alla manovra in commissione Bilancio alla Camera, si aggiunge la confusione. Il testo porta la firma del leghista Lorenzo Viviani, inserito insieme al “sostegno al reddito per i pescatori in fermo biologico”. Ma il Carroccio, per voce del leader Matteo Salvini, lo ha prontamente disconosciuto: “Tutelare l’ambiente ma senza imporre nuove tasse”, ha detto il ministro dell’Interno. E in effetti, il governo è sembrato compatto, quando anche Luigi Di Maio è intervenuto a spiegare che la norma “va migliorata per non penalizzare chi ha bisogno di acquistare un’utilitaria”. E pure il ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha detto: “Bisogna tenere conto di chi ha la ‘pandarella’”.
Approfondisci: Il Fatto Quotidiano
[:]