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Polemiche sul mantenimento delle clausole di salvaguardia sull’aumento dell’Iva, non eliminate per il 2020 e il 2021
Pericolo di infiltrazioni della criminalità per gli appalti senza gara. Editori contro la tassa sui servizi internet. Poco sostegno all’innovazione. Il Terzo settore teme l’Ires più alta.
Confermato lo stop all’aumento dell’Iva per il 2019, che avrebbe dovuto portare nelle casse dello Stato 12,5 miliardi di euro. Ma il problema riguarda gli anni successivi. Nel 2020 dall’Iva è previsto un incasso aggiuntivo di 19,2 miliardi di euro, che farebbe passare l’aliquota al 25% l’aliquota oggi al 22%. Nel 2021 sono previsti altri 19,6 miliardi, con aliquota al 26,5%. Prima del negoziato con Bruxelles questi due aumenti erano stati parzialmente neutralizzati. Adesso tornano pieni. Si tratta di una marcia indietro che chiederà uno sforzo aggiuntivo, maggiori entrate o minori spese, per le prossime due Finanziarie.
Approfondisci: Corriere della Sera[:]