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Martedì Carlo Messina presenta i dati 2018 di Ca’ de Sass. E sabato al Moma di New York la Fiat 500 debutta come icona del design «democratico»
Fiero dei progressi fatti dalla banca «nella leadership globale, non solo in Italia». Fa piacere un attestato di stima di questo tenore. Se poi a dirtelo è Rob Kapito, presidente di BlackRock, uno dei più grandi fondi di gestione al mondo e azionista di Intesa Sanpaolo, il complimento diventa un viatico sostanzioso per continuare sulla strada giusta. Incassato l’endorsement, Carlo Messina è pronto a presentare oggi i risultati del 2018. Preoccupazioni nell’aria non ce ne sono. Semmai, occorre guardare bene ai prossimi passi da compiere. Per il consigliere delegato del gruppo, una delle sfide principali rimane abbattere della metà entro il 2021 lo stock di crediti deteriorati, portandoli a 26,4 miliardi dai 52,1 miliardi attuali. C’è poi quella faccenda del fintech, l’irruzione prepotente delle nuove tecnologie che cambiano radicalmente la natura delle banche nel mondo. Altra battaglia che Intesa non rinuncia ad ingaggiare. Lo dimostra l’investimento nel capitale di Yolo, startup italiana attiva nei servizi assicurativi digitali.
Approfondisci: Corriere della Sera[:]