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La sperimentazione è partita in Svizzera, l’idea è di sfruttare l’economia circolare riducendo del 15% il proprio impatto ambientale entro il 2030
A dicembre Ikea aveva annunciato la prima svolta del proprio modello di business: accanto ai superstore collocati in genere nelle periferie delle grandi città sarebbe nata una rete globale di negozi più piccoli da realizzare nei centri urbani e poi negozi pop-up per stanze particolari come cucine o camere da letto. Ieri il leader mondiale delle vendite di mobili ha fatto un passo in più: il lancio, a partire dalla Svizzera, di un servizio di noleggio dei mobili. «Lavoreremo con i nostri partner in modo da facilitare questo percorso. Una volta terminato il periodo di noleggio, i mobili verranno restituiti e se ne potranno affittare degli altri. Invece di buttarli via noi li rimettiamo a nuovo e potremmo venderli, allungando così il ciclo di vita dei prodotti», ha spiegato Torbjorn Loof, l’amministratore delegato di Inter Ikea, la società a cui fa capo il marchio Ikea.
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