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Il dossier di 80 pagine sulla Tav con l’analisi costi benefici è stato consegnato all’ambasciatore francese ieri poco dopo le 18
Non una dichiarazione di guerra ma quasi. Visto che le conclusioni, come ampiamente previsto, non danno scampo alla Torino-Lione. Anzi il no al completamento dell’opera, scritto nero su bianco dai tecnici scelti da Danilo Toninelli, non potrebbe essere più netto. Una posizione che la Francia non condivide. Solo l’altro ieri il ministro dei Trasporti Elisabeth Borne, ha invitato l’Italia ad andare avanti, a rispettare cioè gli impegni assunti a livello internazionale con Parigi e con l’Europa. Sulle stessa linea, come noto, anche Bruxelles che ha ribadito che fermarsi adesso potrebbe costare al nostro Paese 1,2 miliardi di euro, tra penali e soldi da restituire alla Ue. In sostanza, i patti vanno rispettati, anche perché sul versante francese hanno già scavato 25 chilometri di gallerie, e anche in Italia i cantieri sono aperti. La tratta è considerata strategica, fondamentale per collegare i due Paesi e sviluppare i commerci.
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