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L’Anac accoglie l’85% dei rimborsi, concessi 14 milioni di euro a 495 persone
I clienti di Banca Etruria che furono convinti a comprare le obbligazioni subordinate sono stati ingannati. Pur sapendo che il “prodotto” doveva essere destinato esclusivamente agli acquirenti «istituzionali», i responsabili dell’istituto di credito aretino decisero di venderlo anche ai piccoli risparmiatori. Quanto era già stato accertato dall’inchiesta penale, trova conferma nell’esito degli arbitrati condotti dall’Anac, l’autorità anticorruzione guidata da Raffaele Cantone. L’esame delle istanze ha ormai superato i due terzi e ha raggiunto la percentuale record dell’85 per cento di ricorsi accolti. Tutto questo è già costato allo Stato oltre 14 milioni di euro, ma la cifra rischia di essere ben più alta visto che la somma totale richiesta supera i 30 milioni di euro e la maggior parte dei ricorrenti sembra avere le carte in regola per ottenere l’indennizzo.
Approfondisci: Corriere della Sera[:]