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«Noi schiavi di un algoritmo». Proclamato da Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti tra i conducenti dei veicoli che assicurano le consegne per conto del colosso americano dell’e-commerce
Il contrasto sui turni e gli standard. Niente pacchi da Amazon martedì 26 febbraio. O almeno, questo è l’obiettivo dello sciopero proclamato da Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti tra i conducenti dei veicoli che assicurano le consegne per conto del colosso mondiale dell’e-commerce in Lombardia, territorio che vale il 60 per cento del mercato italiano. A Milano è previsto un presidio di protesta, dove nel pomeriggio è atteso il segretario della Cgil Maurizio Landini. Al centro della contestazione ci sono i «ritmi di lavoro estenuanti, un sovraccarico che mette a rischio la sicurezza dei lavoratori e la qualità del servizio». La replica di Amazon: le consegne «vengono fatte attraverso piccole e medie imprese specializzate, che devono rispettare il Codice di condotta e garantire compensi adeguati».
Approfondisci: Corriere della Sera[:]