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Il responsabile del tesoro frena sulla “tassa piatta”: è un problema di compatibilità finanziaria e costituzionale
Niente manovra correttiva, niente patrimoniale, nessun aumento dell’Iva. O meglio: Giovanni Tria sarebbe favorevole ad aumentarla, ma ammette di essere membro di un governo che non gli permetterà di farlo. In sostanza dice no anche alla tassa piatta che invoca Matteo Salvini, e lo fa con le stesse parole dei grillini: «occorre mantenere la progressività delle imposte, come c’è scritto nella Costituzione». Il ministro del Tesoro è di passaggio a New York dopo il vertice del Fondo monetario. Collegato con «Mezz’ora in più» su Rai Tre spiega di essere favorevole a una riforma in quella direzione, anzi di «averne scritto a favore» prima di diventare ministro.
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