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L’annuncio del ministro dell’Interno: «Faremo controlli a tappeto, alcuni esercizi peraltro vendono droga anche ai minori. Vanno sigillati dal primo all’ultimo»
La ministra Grillo: «Restrizioni per le categorie deboli». Radicali: «Dovrebbe puntare ai trafficanti». Chiudere tutti i negozi che vendono cannabis e vietare ogni tipo di festa legata alla canapa. È questa la nuova mission del ministro dell’Interno Salvini, annunciata al termine dell’incontro al Viminale con i rappresentanti di una ventina di comunità di recupero per tossicodipendenti. «Io non aspetto i tempi della giustizia — ha esordito, con chiaro riferimento a quanto detto dai Cinque Stelle su Siri —. La droga è un’emergenza nazionale devastante e dunque dobbiamo usare tutti i metodi democratici per chiudere questi luoghi di rieducazione di massa» (qui lo speciale sulla cannabis). «Identico approccio avrò da oggi per tutte le feste della cannabis in giro per l’Italia: chiederò che siano proibite tutte, anche perché poi quando si svolgono si beccano chili di sostanze a cielo aperto. Lo Stato spacciatore non é lo Stato di cui faccio il ministro». Chiarendo di essere contro ogni tipo di legalizzazione, distribuzione, regolamentazione e sperimentazione, ha detto di trovare «inaccettabile l’idea che drogarsi sia lecito: possono accusarmi di bigottismo ma li vieteremo uno per uno».
Approfondisci: Corriere della Sera[:]