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Future vicini alla parità dopo il rialzo della vigilia legato alle attese sulla politica monetaria.
Le Borse europee sembrano aver intenzione di riprendere fiato in avvio dopo il movimento al rialzo mostrato già in tre delle ultime quattro sedute, legato soprattutto alle rinnovate attese di un ulteriore allentamento nelle politiche monetarie. A mezzora dal via i future dei principali listini del Vecchio Continente stazionano infatti nei pressi della parità, con variazioni di pochi decimi. In precedenza andamento contrastato anche per le Borse asiatiche, con Tokyo che ha chiuso vicino ai valori della vigilia (+0,05%) , mentre Hong Kong procede in ribasso dello 0,9% condizionata dai timori politici legati alle proteste in corso.
Occhi ormai puntati su Jackson Hole
È ancora il tema tassi e stimolo monetario a orientare le scelte degli investitori, alla vigilia di un appuntamento chiave quale la testimonianza del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, che parlerà domani pomeriggio al consueto simposio agostano che si tiene a Jackson Hole nel Wyoming. Intanto, dai verbali dell’ultima riunione della Banca centrale Usa, quella del 31 agosto nella quale è stato operato il primo taglio dei Fed Funds da 11 anni a questa parte, diffusi ieri sera è emerso che il board si è mostrato diviso sulla decisione in sé, ma unito nel segnalare che la mossa non sia necessariamente la prima di una serie.
Oggi sarà la Bce a pubblicare a sua volta il resoconto dell’ultimo meeting, che saranno naturalmente osservati con cura dagli investitori in cerca di un’indicazione sulle possibili mosse dell’Eurotower il 12 settembre. Tutta questa attesa sulle mosse delle Banche centrali si è tradotta appunto ieri in una serie di rialzi per i principali listini europei, con il Ftse Mib in ripresa dell’1,77% e guadagni superiori al punto percentuale anche per Francoforte e Parigi. A New York l’indice S&P 500 è avanzato dello 0,82% e il Nasdaq ha segnato +0,90 per cento.
Le consultazioni per il governo italiano entrano nel vivo
L’agenda macro odierna prevede gli indici sull’attività dei direttori di acquisto (Pmi) per Francia, Germania, Eurozona nel suo complesso e Stati Uniti. Dal Vecchio Continente arriverà anche la fiducia dei consumatori di agosto, mentre Oltreoceano sono in programma le richieste di sussidi settimanali. In Italia però gli occhi di tutti saranno inevitabilmente puntati sul Quirinale, dove le consultazioni per la formazione del nuovo Governo entreranno nel vivo. L’auspicio da parte del mercato per la formazione di un esecutivo che possa portare fino al traguardo la legge di Bilancio (e che scongiuri il ritorno alle elezioni in autunno) ha permesso al rendimento del BTp decennale di scendere all’1,34% e allo spread BTp-Bund di scivolare a 202 punti base.
Approfondimento: Il Sole 24 Ore[:]