[:it]
Incremento anche per il tasso giovanile di senza lavoro, al 28,9%
Contraccolpo sul mercato del lavoro italiano, con gli occupati in calo dopo la recente risalita e il tasso di disoccupazione che torna ad ampliarsi. Nella rilevazione Istat relativa al mese di luglio si legge che gli occupati sono scesi, dopo cinque mesi di crescita consecutiva: -18 mila persone sul giugno scorso. In particolare, sono andati in sofferenza i lavoratori dipendenti (-46 mila tra permanenti e termine), mentre sono tornati a crescere gli indipendenti.
E’ invece risalito il tasso di disoccupazione: si è portato al 9,9%, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto a giugno (quando il calo del tasso dei senza-lavoro era dovuto alla contrazione della popolazione e non a un aumento degli occupati, ricordano da Intesa Sanpaolo). Le persone in cerca di lavoro a luglio sono cresciute di 28 mila unità su base mensile (+1,1%). I disoccupati in Italia si attestano così a 2 milioni e 566 mila. Tuttavia a confronto con luglio 2018 continua a registrarsi una diminuzione (-121 mila disoccupati).
Dati che si possono leggere in abbinata con quelli di ieri dell’Inps, relativi ai contratti (quindi dati “di flusso”) nei primi sei mesi dell’anno. Anche in quel caso, infatti, si è vista una complessiva debolezza rappresentata dal calo delle assunzioni e dal rallentamento del saldo netto di nuovi posti di lavoro, nonostante siano cresciuti i contratti stabili nel periodo. Anche l’aumento al ricorso alla cassa integrazione svela la difficoltà delle imprese che si ripercuote sulla tenuta del lavoro.
Un segnale positivo, colto dai dati Istat, è invece rappresentato dalla diminuzione degli inattivi, coloro che non cercano né hanno lavoro, scesi di 28 mila unità.
In crescita, lo scorso mese, è risultata anche la disoccupazione giovanile (15-24anni) con il tasso che si porta al 28,9% (+0,8 punti su giugno). Su base annua invece il valore continua a scendere (-2,7 punti).
A livello di Eurozona, dicono infine i dati Eurostat, il tasso di disoccupazione a luglio è rimasto invariato al 7,5% ed è invece risultato in calo rispetto all’8,1% del luglio 2018, restando il tasso più basso dal luglio 2008. Anche nella Ue-28 la disoccupazione, a luglio, è rimasta stabile al 6,3%, rispetto a giugno, ed in calo rispetto al 6,8% del luglio 2018, confermando il tasso più basso registrato dalla Ue nel suo insieme dal gennaio 2000. Tra gli Stati dell’area euro, i tassi di disoccupazione più bassi a luglio 2019 sono stati registrati in Repubblica Ceca (2,1%) e Germania (3,0%). I più alti tassi di disoccupazione sono stati osservati in Grecia (17,2% a maggio 2019, Spagna (13,9%) e Italia con il 9,9%.
Approfondimento: La Repubblica[:]