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La misura agevolativa di Resto al sud, gestita da Invitalia, sarà estesa anche ai comuni colpiti dal sisma del 2016 e del 2017 e presenti nelle Regioni Umbria, Lazio e Marche
L’incentivo riguarda coloro che vogliono avviare una iniziativa imprenditoriale nei settori dell’artigianato, industria, turismo, servizi ed, a breve, le libere professioni escludendo di fatto le attività commerciali.
I richiedenti devono avere una età massima al di sotto dei 36 anni in attesa che sia operativa la modifica anagrafica innalzando il requisito a coloro che abbiano compiuto 45 anni. Le attività avviate dovranno essere ubicate, oltre alle zone indicate nel Decreto Sisma, nelle Regioni di Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna. L’importo ottenibile è di 50.000,00 euro, se a presentare la domanda è una singola persona, fino ad arrivare a 200.000,00 euro se il progetto è presentato sotto forma di team di persone.
L’incentivo copre il 100% dell’investimento di cui il 35% è a fondo perduto ed il 65% attraverso un finanziamento bancario a tasso zero rimborsabile in 8 anni di cui i primi 2 di preammortamento. Sono agevolabili spese inerenti la ristrutturazione edile e la relativa impiantistica, arredi, attrezzature e macchinari nuovi di fabbrica ed, infine, le spese inerenti i canoni di locazione, le materie prime, utenze e tutto ciò rientrante nel capitale circolante.
La valutazione delle richieste avviene a sportello, secondo l’ordine di arrivo delle richieste, attraverso una analisi del progetto ed un colloquio volto a capire l’attitudine e le capacità dei richiedenti ad avviare l’attività d’impresa.
Giuseppe Arleo – contributor Business24
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