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Il gruppo di occhialeria punta su una trasformazione digitale e su un forte ridimensionamento delle attività italiane: via nel nostro Paese quasi un lavoratore su 4
La riorganizzazione dovuta anche alla fine “delle licenze del lusso Lvmh”. Aperto tavolo coi sindacati. Safilo, il gruppo di occhialeria fondato nel 1934 da Guglielmo Tabacchi e dal 2009 controllato dal fondo olandese Hal, ha comunicato il suo nuovo piano industriale quinquennale. Un piano che fa leva su una profonda trasformazione digitale e su un drammatico ridimensionamento delle attività italiane: prevede che 700 dei 2.600 dipendenti in Italia siano dichiarati in esubero. Quasi un lavoratore su quattro. Se tutto andrà nel verso giusto, Safilo chiuderà il 2024 con ricavi intorno al miliardo di euro, con un tasso medio annuo di crescita (cagr) tra l’1% e il 2% e un margine Ebitda “aduste” (rettificato) tra il 9% e l’11% a fine piano.
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