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L’Autorità ha punito l’intesa anti concorrenziale sull’aumento dei prezzi dell’8,6% concordato in seguito al ritorno alla fatturazione mensile
L’Antitrust ha irrogato una sanzione per complessivi 228 milioni di euro a Fastweb, TIM, Vodafone e Wind Tre accertando un’intesa anticoncorrenziale relativa al repricing effettuato nel ritorno alla fatturazione mensile (114,4 milioni per Tim; 59,97 per Vodafone; 38,97 per Wind Tre e 14,76 milioni per Fastweb). In particolare, le indagini svolte hanno permesso di accertare che i quattro operatori telefonici hanno coordinato le proprie strategie commerciali relative al passaggio dalla fatturazione quadrisettimanale (28 giorni) a quella mensile, con il mantenimento dell’aumento percentuale dell’8,6%. Tale coordinamento era sotteso a mantenere il prezzo incrementato, vanificando il confronto commerciale e la mobilità dei clienti.
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