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I due colossi dello sportswear hanno ammesso di aver subito pesanti ripercussioni sulle loro vendite nel Paese asiatico
Da Toyota a Starbucks, si moltiplicano gli annunci di riduzioni dell’attività nell’economia di Pechino. Entrambe le società hanno dichiarato che la situazione sta avendo un grosso impatto sui loro affari nel Paese asiatico. “I negozi che rimangono aperti stanno funzionando a orari ridotti” ha comunicato il gigante dello sportswear con sede nell’Oregon. “Il traffico al dettaglio è diminuito notevolmente a causa dello scoppio dell’epidemia in Cina”. “Restiamo concentrati sulla salute e la sicurezza dei nostri dipendenti”, ha dichiarato John Donahoe, presidente e CEO di Nike Inc. Situazione analoga per Adidas, multinazionale con sede in Baviera.
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