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La presidente Ursula Von der Leyen afferma: “Daremo all’Italia tutto quello che chiede”
Le parole di Mattarella e Conte sulla richiesta all’Europa di essere un’aiuto per l’Italia pare stiano dando i primi frutti. La Commissione europea infatti si dice pronta a dare il massimo sostegno al nostro Paese. “Siamo pronti ad aiutare l’Italia con tutto quello di cui ha bisogno, in questo momento è colpita severamente dal virus, sosteniamo tutto quello di cui ha bisogno e tutto quello che chiederà. Siamo tutti, in questo momento, italiani”, ha sottolineato la sua presidente, Ursula von der Leyen.
Questo vuol dire “massima flessibilità” nell’applicazione del Patto di Stabilità e per gli aiuti di Stato destinati all’emergenza sanitaria. Bruxelles fa sapere infatti che “la Commissione Ue è pronta a proporre al Consiglio di attivare la clausola di crisi per accomodare un sostegno fiscale più generale. Questa clausola sospenderà gli aggiustamenti di bilancio raccomandati dal Consiglio in caso di recessione severa della zona euro e della Ue“. In sostanza la Commissione europea ha proposto di mettere a disposizione risorse per 37 miliardi di euro e tal fine rinuncerà quest’anno a chiedere agli Stati membri di rimborsare i prefinanziamenti non spesi per i fondi strutturali. Ciò equivale a circa 8 miliardi. Ma non è tutto perché la Commissione chiederà di estendere il campo di applicazione del fondo di solidarietà dell’Ue, attualmente 800 milioni di euro, includendo anche una crisi di sanità pubblica per mobilitarlo all’occorrenza per gli Stati membri più bisognosi. Il fondo, con disponibilità fino a 175 milioni di euro, servirà anche per sostenere i lavoratori licenziati e quelli autonomi. Se il Parlamento europeo e il Consiglio approveranno rapidamente questa proposta potrà essere adottata entro le prossime due settimane.
Di fronte a questo scenario la Bce cambia tono e torna sui suoi passi con il capoeconomista della Bce, Philip Lane, che ha precisato nel suo blog che quelle di ieri non sono un dictat perenne e che la Banca centrale potrà ipotizzare in futuro un taglio dei tassi se giustificato da un inasprimento delle condizioni finanziarie o da una minaccia al target di inflazione di medio termine. “Siamo pronti a fare di più e ad adottare tutti i nostri strumenti, se necessario, per assicurare che gli alti spread che vediamo oggi, a causa dell’accelerazione del Coronavirus, non mettano in pericolo la trasmissione della nostra politica monetaria in tutti i Paesi dell’Eurozona“, ha detto.
di: Maria Lucia PANUCCI[:]