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Male anche le altre borse europee
Come da previsione Piazza Affari ha aperto questo lunedì in deciso calo con il future sul Ftse Mib che annulla i rialzi di venerdì e torna sotto i 15 mila punti, segnando una flessione di quasi l’ 8%, in linea con le altre Borse europee che sono partite anch’esse in profondo rosso. Nei primi minuti di contrattazione l’indice Eurostoxx 50cede infatti il 5,8%, a Francoforte il Dax perde il 5,35%, a Parigi il Cac40 va giù del 5% e a Londra l’indice Ftse100 segna un -4,58%. Tutto questo nonostante la mossa della Federal Reserve che ieri sera ha tagliato a sorpresa i tassi quasi a zero ed ha annunciato l’acquisto di bond per 700 miliardi di dollari per contrastare la crisi dovuta alla diffusione del Covid-19.
Questa mattina anche la Reserve Bank of New Zeland è entrata in azione sui tassi e la BoJ ha annunciato nuove misure di stimolo all’economia ma gli investitori hanno paura e temono una recessione globale per colpa dell’epidemia che potrebbe durare per un anno, fino alla primavera del 2021, secondo un documento segreto redatto dal Public Health England per i responsabili del servizio sanitario nazionale britannico (Nhs) svelato dal Guardian. C’è panico quindi sui mercati azionari e a tutto questo si aggiungono i dati che sono arrivati dalla Cina. con un crollo della produzione industriale, vendite al dettaglio ed investimenti. La produzione industriale a gennaio e febbraio si è ridotta del 13,5%, la prima contrazione in circa 30 anni. Il dato è peggiore delle aspettative degli analisti che prevedevano un calo del 3% su base annua e mostra una brusca inversione rispetto alla crescita del 6,9% a dicembre e alla crescita del 5,7% nel 2019. Le vendite al dettaglio sono invece crollate del 20,5% su base annua nello stesso periodo, dopo essere cresciute dell’8% lo scorso anno contro le previsioni degli analisti che parlavano invece di una flessione del 4%. Gli investimenti sono diminuiti del 24,5% rispetto all’anno precedente. In questo contesto Tokyo ha chiuso la seduta odierna con una flessione del 2,5%.
La partenza in rosso delle Borse europee è in linea con quanto sta accadendo in Asia. La peggiore è la borsa di Sydney che ieri ha lasciato sul terreno il 9,7%, crollo record della sua storia, mentre il Nikkei ha chiuso a -2,46% a quota 17.002, ai minimi da novembre 2016. In discesa anche i future su Wall Street che nella notte sono arrivati a cedere anche più del limite massimo del 5% e al momento segnano il -4%.
di: Maria Lucia PANUCCI[:]