[:it]
Il prezzo del petrolio Wti crolla ai minimi dal 2003
Apertura in deciso calo per Wall Street al punto che scattano i blocchi automatici per eccesso di ribasso (-5%). La parola d’ordine in questo momento per i titoli americani è volatilità. Nelle ultime sette sedute infatti lo S&P 500 ha registrato sempre variazioni, al rialzo o al ribasso, di almeno 4 punti. A nulla sembrano valere le misure economiche messe in campo dal presidente Trump , dagli altri governi e dalle banche centrali. Gli investitori faticano a ritrovare la fiducia e non credono che i maxi interventi previsti siano sufficienti ad evitare conseguenze disastrose per il sistema economico-finanziario. Nei primi istanti di contrattazioni il Dow Jones e l’S&P 500 cedono rispettivamente il 5,8% a 20.008 punti e il 5,5% a 2.388 punti, mentre il Nasdaq lascia sul terreno il 4,79%.
Nel premercato c’è da registrare il crollo delle azioni di Boeing: il colosso aerospaziale ha chiesto alla Casa Bianca e al Congresso almeno 60 miliardi di dollari in aiuti finanziari per il settore aeronautico dopo le pesanti ripercussioni dovute al Covid-19.
Sotto l’occhio del ciclone anche le Borse europee con ribassi arrivati anche al 6%. Sulle montagne russe Piazza Affari che continua ad oscillare tra -0,2% e -3%, con lo spread BTp/Bund che, dopo una fiammata verso quota 330 punti al top da 7 anni, è poi sceso nuovamente a 297 punti, comunque in netto rialzo rispetto ai 285 di ieri. In deciso calo anche il rendimento del BTp decennale benchmark, indicato ora al 2,67% dopo aver sfondato stamattina il tetto del 3%.
Ma non è tutto. Il prezzo del petrolio Wti crolla ai minimi dal 2003. Il benchmark americano Wti è sceso fino a 25,06 dollari al barile in mattinata per poi risalire di poco fino a 25,11 dollari al barile e perdere l’8,01% con la domanda penalizzata dalla pandemia di Coronavirus e l’Arabia Saudita che ha aumentato la produzione a livelli record nella battaglia con la Russia per accaparrarsi quote di mercato. Anche il Brent è sceso sotto i 28 dollari al barile ed il ministro del petrolio iracheno ha chiesto una riunione di emergenza dell’Opec+ per discutere il da farsi.
Intanto gli Stati Uniti hanno annunciato che approfitteranno dei bassi prezzi del greggio per riempire la propria riserva strategica di petrolio in questo momento difficile, misura che probabilmente verrà adottata anche da altri Paesi. “È probabile che le misure di contenimento in atto in tutto il mondo nel tentativo di frenare la diffusione del Coronavirus possano provocare un ulteriore calo dei prezzi del petrolio“, ha detto Michael Hewson di CMC Markets che ha aggiunto: “i prezzi del petrolio sembrano combattere un mostro a tre teste: una recessione globale, un eccesso di offerta e un crollo della domanda. Nessuno prenderà un aereo per un bel po’ e le misure restrittive rimarranno in vigore per almeno un mese, pertanto sembra che il petrolio abbia solo una direzione da percorrere“. Dello stesso avviso anche la banca d’affari americana Goldman Sachs che ha previsto un calo del prezzo del Brent fino a 20 dollari al barile nel secondo trimestre di quest’anno, una contrazione della domanda di 8 milioni di barili al giorno entro la fine di questo mese a causa della pandemia, e un calo annuale nell’intero anno di 1,1 milioni di barili al giorno.
di: Maria Lucia PANUCCI[:]