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Ancora manca la nuova data ufficiale
La decisione era già nell’aria da tempo ma ora è ufficiale. Le Olimpiadi di Tokyo non partiranno il prossimo 24 luglio e slittano al 2021, non oltre l’estate. Per la prima volta nella storia i Giochi olimpici, in passato cancellati tre volte per cause di guerra, saranno rinviati. Ancora nessuna notizia sulla nuova data.
Il posticipo è diventato realtà dopo che Canada e Australia hanno fatto sapere che quest’estate non invieranno i loro atleti all’appuntamento in Giappone e lo stesso Comitato olimpico internazionale ha riconosciuto di aver messo all’ordine del giorno la prospettiva di non tenere i Giochi secondo programma a causa della diffusione globale dell’epidemia da Coronavirus. Uno stop era stato invocato anche da singoli Comitati olimpici e federazione sportive di vari Paesi e da molti atleti, dopo che è diventato impossibile prepararsi in modo ottimale a causa della chiusura dei centri sportivi e delle limitazioni alla mobilità.
Il rinvio era quindi inevitabile ed il Governo giapponese si è dovuto rassegnare. anche se ha cercato di mantenere il punto fino all’ultimo. Al di là dei gravi problemi logistico-organizzativi che sorgono, per l’economia giapponese lo slittamento sarà parecchio salato. Per Katsuyo Miyamoto, professore emerito alla Kansai University, il rinvio di un anno delle Olimpiadi costerà in totale circa 640 miliardi di yen (5,8 miliardi di dollari), mentre se il posticipo dovesse diventare biennale farà salire il conto complessivo a 1.500 miliardi di yen (13,6 miliardi). Più di tre mila miliardi di yen (oltre 27 miliardi di dollari) è invece la stima di Toshihiro Nagahama, capo economista di Dai-ichi Life Research Institute.
Non si tratta solo di calcolare costi di manutenzione, riprogrammazione dell’attività di varie strutture ma anche la rinegoziazioni di contratti pubblicitari. Sarà una bella gatta da pelare, dato che era tutto pronto.
di: Maria Lucia PANUCCI[:]