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Riprende quota anche l’oro grazie alla mossa della Fed
Partenza nettamente positiva per le Borse europee, in linea con la chiusura di ieri, grazie alle misure straordinarie della Fed che ieri ha dichiarato che acquisterà asset in quantità illimitata. In avvio l’indice Eurostoxx 50 balza in avanti del 53%, a Francoforte il Dax avanza del 6% e a Londra l’indice Ftse100 segna un +2,8%. Anche Milano schizza in avanti con l’indice Ftse Mib che sale del 3,15% a 16.049 punti. Da ieri lo spread Btp/Bund continua la sua discesa ed ora si attesta sui 192 punti base.
La mossa della Fed ha dato sostegno anche ai listini asiatici che chiudono in rialzo con il Nikkei che segna un +7,1% a 18.092, Hong Kong +4,6% e Shanghai +2,1%. Sherwood Zhang, portfolio manager di Matthews Asia, apprezza l’azione della banca centrale americana: “L’ultima mossa della Fed, si spera, dovrebbe essere in grado di aiutare a restringere gli spread del credito a livello globale, allentando la pressione sul costo dei prestiti per le società”. Bene anche i future a Wall Street che per la seduta di oggi segnano guadagni di oltre il 3%.
Il prezzo del petrolio Brent tratta in netto rialzo del 4,2% a 28,17 dollari. Anche l’oro riprende quota rispetto a ieri e balza di quasi 100 dollari a 1.598 dollari. Si tratta del maggior guadagno da giugno 2016, all’epoca del referendum sulla Brexit.
Dal fronte macro invece non arrivano buone notizie. Il Pmi manifatturiero del Giappone, nella lettura preliminare di marzo, quindi in pieno effetto Covid-19, si è attestato a 44,8 punti. Il dato è in netto calo rispetto ai 47,8 punti di febbraio con la contrazione più consistente dall’aprile del 2009. Il calo della produzione, inoltre, è stato il più forte dallo tsunami del 2011. Al contempo il Pmi servizi del Giappone, nella lettura preliminare di marzo, si è attestato a 32,7 punti, minimo storico, dai 46,8 punti di febbraio.
Oggi tutta l’attenzione sarà concentrata sull’Eurogruppo dei ministri finanziari della zona euro che discuterà in video conferenza sulle misure da prendere per sostenere le economie, tra cui i coronabond. “L’Italia è per l’uso di tutti gli strumenti disponibili a livello europeo, comprese le risorse del Mes o le risorse raccolte attraverso l’emissione di Eurobond o coronavirus bond, senza alcuna condizionalità se non il loro uso per gestire l’emergenza Coronavirus“, ha riferito una fonte governativa all’agenzia Reuters.
di: Maria Lucia PANUCCI[:]