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Ora bisogna anche dichiarare di essere a conoscenza di eventuali ordinanze delle Regioni in cui avviene lo spostamento
Cambia ancora il modulo di autocertificazione. Molti di noi non hanno fatto in tempo a vedere, stampare quello del 23 marzo, che già ne arriva uno nuovo. Il testo per certificare gli spostamenti, il quinto per l’esattezza, è molto più articolato dei precedenti: ora, oltre a dichiarare di non essere sottoposti alla quarantena e di non essere positivo al Covid-19, bisogna affermare di essere a conoscenza di eventuali ordinanze emesse dalle Regioni in cui ci si sposta. Il modulo poi chiarisce tutta una serie di situazioni di necessità per cui è consentito uscire di casa per evitare interpretazioni diverse. E tra questi sono compresi, ad esempio, il rientro dall’estero, le denunce di reati, gli obblighi di affidamento di minori, l’assistenza a congiunti o a persone con disabilità.
Cambia infine anche il riferimento alle sanzioni, ora multe amministrative, da 400 a tre mila euro, e non più penali, previste per chi viola le norme, esattamente come annunciato da Conte nell’ultima conferenza stampa. “Fino al 24 marzo – ha riferito il capo della Polizia Franco Gabrielli in una intervista a SkyTg24 – abbiamo controllato due milioni e mezzo di persone e rilevati 110 mila comportamenti non corretti sanzionati con l’articolo 650 del codice penale“. Gabrielli ha spiegato che i controlli sono rigorosi ma che vengono fatti con umanità.
L’obiettivo rimane come sempre quello di andare a scovare i furbi. “Ci sono le straordinarie persone che combattono negli ospedali. Poi c’è un’altra battaglia che vede impegnati i nostri uomini, quella di spezzare la catena del contagio perseguendo i furbi, chi con comportamenti sbagliati introduce un vulnus al sistema che può vanificare gli sforzi che si stanno facendo”, ha concluso.
di: Maria Lucia PANUCCI[:]