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La Fed si dice pronta ad agire “in modo aggressivo”
Wall Street inverte la rotta ed apre in rialzo, nonostante il pessimo dato sulle richieste di sussidio alla disoccupazione negli Stati Uniti della scorsa settimana pari a 3,28 milioni unità, rispetto alle 282 mila unità di quella precedente. Livelli ben al di sopra delle stime degli analisti che erano per un aumento a 1,66 milioni. E così l’indice Dow Jones si muove in crescita di quasi l’1,7%, mentre l’S&P 500 e il Nasdaq avanzano di circa l’1,5%.
I mercati europei restano in ribasso con il Dax a -2,65%, il Cac40 -2,38%, il Ftse100 -2,18% e Milano con l’indice Ftse Mib a -1,06% a 17.060 punti. Lo spread Btp/Bund rimane invece sotto 180 punti base a 172,5 punti base. Non sembra aver giovato sui listini europei quindi l’annuncio del presidente della Fed, Jerome Powell, che ha assicurato che la Banca centrale americana agirà “in modo aggressivo” per fornire liquidità in tutti i mercati in cui si registri un ostacolo all’erogazione del credito. In un’intervista alla Nbc Powell ha indicato di non vedere il rischio di un balzo dell’inflazione a causa dell’enorme quantità di liquidità che verrà immessa nel sistema ed ha aggiunto di attendersi una ripresa nella seconda metà dell’anno. In ogni caso, ha tenuto a precisare, l’arsenale di armi a disposizione della Fed per sostenere l’economia non si esaurirà.
Il cambio euro/dollaro resta sopra 1,09 a 1,09472 (+0,62%), mentre il cross sterlina/dollaro viaggia a 1,1960 (+0,90%) dopo che la Bank of England rimane ferma sui tassi allo 0,1% e sul QE ma si dice pronta a “fornire ulteriori stimoli all’economia” e “se necessario, ad ampliare gli acquisti di asset del Qe“. Sulle prospettive economiche, i funzionari della BoE credono che “sia difficile valutare ad oggi quale sarà la dimensione della recessione, ma sarà molto forte e probabilmente il pil globale si contrarrà nel primo semestre 2020“.
di: Maria Lucia PANUCCI[:]