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Per l’Europa è il peggior trimestre dal 2002. Lo spread vola sopra quota 200 punti
Wall Street apre sotto tono dopo i forti guadagni di inizio ottava. Nei primi minuti di contrattazione l’indice Dow jones scivola dello 0,66%, l’S&P500 cede lo 0,42% e il Nasdaq perde lo 0,41%. Sul mercato prevale ancora l’incertezza legata all’evoluzione del Coronavirus nonostante questa mattina sia giunto un segnale positivo dai Pmi cinesi relativi alle grandi aziende statali che, sia nel settore manifatturiero sia in quello servizi, sono tornati a marzo sopra la soglia 50.
Anche le Borse europee, che questa mattina avevano aperto in rialzo, adesso virano in negativo. Si apprestano a chiudere il peggior trimestre dal 2002, mentre per quelle mondiali la performance è la peggiore dagli ultimi tre mesi del 2008, con un calo di oltre il 20%, nonostante la ripresa delle ultime sedute.
Piazza Affari è in rosso e perde l’1% circa mentre lo spread BTp/Bund sale a 202 punti base dopo l’asta di BTp italiana con il rendimento sui decennali in aumento all’1,48%. Sul Ftse Mib frenano le banche che, in accordo con le richieste della Bce, stanno comunicando la decisione di fermare la distribuzione delle cedole. Ieri è stata la volta di Unicredit e Prysmian , oggi di Intesa Sanpaolo, Banco Bpm e Ubi Banca, mentre domani sarà la volta di Bper. Bene invece per Eni che sale del 5,43% con il rimbalzo del petrolio dai minimi di 18 anni.
Purtroppo vira in negativo anche Parigi, penalizzata dal forte rallentamento dell’inflazione (piatta a marzo, ma +0,6% nell’anno, da +1,6%). Rallentano pure Madrid, Londra e Francoforte, sebbene il tasso di disoccupazione in Germania sia rimasto stabile al 5%.
di: Maria Lucia PANUCCI[:]