[:it]
Il boom dei disoccupati Usa frena i mercati
Partenza ad alta volatilità per Wall Street. Sono trascorsi pochi minuti dal debole avvio che gli indici hanno già virato in territorio positivo. L’indice Dow Jones sale dello 0,33%, l’S&P 500 dello 0,45% e il Nasdaq dello 0,32%. Anche i mercati europei vacillano e rallentano dopo il nuovo boom delle richieste di disoccupazione negli Stati Uniti, pari a circa 6,65 milioni unità, rispetto alle 3,307 milioni della settimana precedente, un dato record, più alto di quanto si attendevano gli analisti. La situazione quindi in Europa è tornata nuovamente sotto pressione, con il Dax che ha bruscamente accelerato al ribasso e ora segna un calo di quasi il 2%. Giù anche il Cac40 che segna una flessione di oltre l’1% e il Ftse 100 che indietreggia dell’1%. Anche Piazza Affari è passata in territorio negativo, con il Ftse Mib che ha ceduto oltre mezzo punto percentuale.
Continua a rimbalzare invece il petrolio sui mercati asiatici di oltre il 10%. Il Brent torna sopra quota 26 dollari mentre il future sul Wti tratta oltre i 21 dollari. Tutto merito delle parole del presidente americano Donald Trump che ha dichiarato di attendersi a breve un accordo tra Arabia Saudita e Russia che metta fine alla guerra sui prezzi del greggio. Inoltre ha annunciato che nei prossimi giorni incontrerà i top manager delle principali compagnie petrolifere Usa. Il recupero odierno è favorito anche dalle indiscrezioni provenienti dall’Asia, secondo cui la Cina ha intenzione di incrementare le proprie riserve strategiche di greggio, approfittando anche delle sue basse quotazioni.
di: Maria Lucia PANUCCI[:]