[:it]
Dopo 76 giorni di isolamento si può lasciare la città. Traffico in tilt
E’ finita la quarantena a Wuhan. Dopo 76 giorni di isolamento, disposti dal governo cinese per arginare la diffusione del virus, ora la cittadina in provincia di Hubei torna a vivere. La quarantena era iniziata lo scorso 23 gennaio proprio perché da qui era iniziata l’epidemia. Wuhan, che conta 11 milioni di abitanti, era stata completamente chiusa al mondo esterno: nessuno poteva entrare, nessuno poteva uscire, gli spostamenti all’interno erano stati progressivamente limitati fino al completo divieto di usare perfino i mezzi privati. Adesso invece è ripreso il trasporto pubblico e si può lasciare la città anche in auto, dopo che ieri per la prima volta non sono stati registrati nuovi decessi a causa del Covid-19.
Si può lasciare la città a condizione di dimostrare, tramite un app, di essere in buona salute e di non aver avuto contatti recenti con persone contagiate. Una volta riaperti i collegamenti stradali, marittimi, ferroviari e aerei, c’è stata una vera e propria fuga. In migliaia si sono spostati per dimenticare un lockdown senza precedenti. La gioia per la rimozione delle barriere è stata accolta da colpi di clacson degli automobilisti in attesa di partire. Secondo i media cinesi, saranno circa 200 gli aerei che partiranno oggi da Wuhan, trasportando fino a 10 mila passeggeri. In queste ore circa 100 treni ad alta velocità partiranno dalla città cinese. Traffico intenso anche sulle strade. Chi si sposta dovrà rispettare una quarantena di 14 giorni all’arrivo nel luogo scelto e sottoporsi a test di acido nucleico.
Anche le attività commerciali, dai negozi ai ristoranti e fino ai grandi magazzini, sono stati riaperti nell’ultima settimana per far ripartire l’economia e tutti i cittadini che dimostrano di stare bene possono tornare a lavorare. Non tutto, comunque, è tornato come prima a Wuhan: le scuole e le università sono ancora chiuse e le autorità hanno detto che l’eventuale riapertura avverrà solo dopo che saranno stati valutati gli effetti delle misure restrittive attuate finora. Le autorità, inoltre, continuano a chiedere ai cittadini di evitare per quanto possibile di uscire di casa e di formare assembramenti pubblici. Alcuni grossi e vecchi complessi residenziali sono ancora chiusi e sorvegliati.
Nonostante il calo nei rilevamenti dei contagi a Wuhan e in tutta la Cina, la fine della quarantena nella città da cui tutto è partito preoccupa infatti non poco epidemiologi ed esperti. “Zero nuovi contagi non è uguale a zero rischi“, si legge in una nota emessa oggi. La nuova minaccia è ora rappresentata dal rischio dei contagi di ritorno e dei soggetti asintomatici. A Wuhan, ad esempio, ne sono stati individuati più di mille e il timore è che possano diventare una nuova fonte di trasmissione del Covid-19.
Per non parlare poi di quei mercati dove si macellano gatti, pipistrelli ed altri animali per poi venderli sul bancone. Luoghi che fino a qualche tempo fa erano considerati caratteristici e che ora invece fanno paura. E’ da questi luoghi infatti che sembra che si sia generato il male attuale che ha infestato il mondo.
di: Maria Lucia PANUCCI[:]