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Male le Borse europee. Sotto pressione i titoli bancari
Wall Street apre in rialzo, grazie al rallentamento dei contagi. Il Dow Jones è balzato a inizio seduta di 200 punti, lo S&P 500 ha segnato un +0,9% mentre il Nasdaq Composite è salito dell’1,2%. La volatilità resta comunque alta. Gli analisti di Bespoke Investment Group hanno fatto notare che le oscillazioni giornaliere che hanno interessato in media l’indice S&P 500 nelle ultime cinque settimane sono state pari al +-4,8%. “L’unica volta in cui le variazioni del listino in una stessa seduta, nell’arco di cinque settimane, sono state più forti è stato dopo il crash dei mercati del 1929“, hanno scritto. Basti pensare che il Dow Jones ha concluso la sessione della vigilia in calo dello 0,1%, dopo un rally di 900 punti nel corso della seduta.
Continua invece la scalata con il segno meno per gli indici europei, pur con qualche tentativo di recupero nella seconda parte della seduta, grazie anche all’andamento positivo di Wall Street. Pesa infatti la delusione per il mancato accordo dell’Eurogruppo sulle misure di sostegno all’economia per contrastare l’emergenza Covid-19. Il mercato non ha apprezzato le divisioni tra i vari Stati membri sugli aiuti da mettere in campo. “Lo scoglio insormontabile resta la creazione di un fondo che emetta bond europei – commentano gli analisti di Mps Capital Services – secondo alcune fonti, sembra che siano stati scritti e corretti diversi documenti dagli sherpa che non sono riusciti a trovare una soluzione ritenuta accettabile da tutti i ministri“. Anche lo spread è schizzato a 215 punti base, per poi tornare in area 200 punti base.
In linea col resto d’Europa anche le banche italiane perdono terreno, dopo il mancato accordo all’Eurogruppo. La peggiore di tutte sul listino milanese è Intesa San Paolo. Ancora acquisti invece su Diasorin, dopo l’annuncio del test sierologico sugli anticorpi per il Covid-19 che dovrebbe avere l’ok entro la fine del mese.
Il petrolio, in controtendenza, è invece in rialzo in attesa dei tagli di produzione dell’Opec.
di: Maria Lucia PANUCCI[:]