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Gli scienziati avvertono: “La Fase 2 può attendere. Non siamo pronti”
A quanto pare rimarremo chiusi in casa anche dopo Pasqua per il ponte del 25 aprile e forse per quello del 1 maggio. L’Italia dovrebbe rimanere chiusa per altri 15 giorni. Giuseppe Conte si è messo a lavoro sul nuovo decreto, dato che quello attualmente in vigore scadrà a breve, il prossimo 13 aprile. Secondo varie indiscrezioni il lockdown dovrebbe fondamentalmente essere prorogato così com’è anche se le misure di contenimento potrebbero subire un lieve allentamento. Si parla infatti di consentire la ripartenza di alcune vendite al dettaglio come le cartolibrerie, ma il grosso delle restrizioni dovrebbe rimanere pressoché invariato.
Tutto questo perché la comunità scientifica è contraria ad una ripartenza. Molti esperti fanno intendere che la fine dell’epidemia è ancora lontana e che bisogna essere prudenti anche in merito alla Fase 2. Perfino l’Organizzazione mondiale della sanità ed il Centro europeo per le malattie infettive sconsiglierebbero la riapertura in assenza di un chiaro sistema di test e di sorveglianza, di cui attualmente l’Italia non dispone. “I passi preliminari da compiere per la riapertura siano parecchi. Dopo aver visto la curva epidemica, non siamo in diminuzione netta, ma siamo sul pleateau. Questo significa che c’è un serbatoio di asintomatici che garantisce la circolazione del virus”, ha spiegato Ranieri Guerra, direttore generale aggiunto dell’Oms.
Da qui dunque la cautela del premier Conte e del ministro della Salute Speranza. Proprio quest’ultimo stamattina ha avuto una riunione con la comunità scientifica e l’orientamento è quello di riaprire in modo molto graduale e a fasce. Una rimessa in moto calendarizzata sarebbe doverosa per evitare un rimbalzo di contagi proprio adesso che l’Italia ha superato il picco e ha imboccato un trend positivo, seppur lento. Fonti di governo hanno riferito che, dopo gli incontri di ieri con i capi delegazione dei partiti di maggioranza, il premier organizzerà altre riunioni prima del fine settimana in modo da definire i dettagli del nuovo Dpcm.
di: Maria Lucia PANUCCI[:]