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“Dipendiamo l’uno dall’altro”
La Germania chiama l’Italia: torniamo a produrre insieme. Mentre l’Europa in questi giorni ha litigato sugli strumenti da adottare per sostenere l’economia, duramente provata dalla pandemia, con il braccio di ferro Italia e Germania, così non è nel mondo delle imprese, dove i due Paesi sono pronti a collaborare. Gli imprenditori tedeschi sanno fin troppo bene che nel secondo trimestre del 2020 il Pil tedesco crollerà di quasi il 10%, mentre a fine anno la contrazione della ricchezza teutonica si contrarrà del 4%, almeno. Una recessione vera e propria, che ha spinto l’industria tedesca a cercare la sponda italiana. E così la Bdi, la Confindustria tedesca, e le tre principali associazioni dell’industria meccanica (Vdma) hanno indirizzato due lettere al presidente della nostra Confindustria Vincenzo Boccia e alla dg Marcella Panucci per chiedere una ripresa graduale delle attività produttive dopo Pasqua ma di ripartire insieme. “Le imprese tedesche hanno bisogno dei loro fornitori e partner italiani. I due sistemi industriali sono strettamente collegati, dipendiamo reciprocamente da fornitori e partner“, dicono le missive.
“L’industria tedesca e quella italiana nel tempo sono diventate sempre più un modello virtuoso di integrazione economica e i relativi sistemi di produzione sono fortemente interconnessi nelle catene globali del valore – si legge nella lettera della Bdi. – Infatti le economie dei due Paesi principali realtà manifatturiere d’Europa, pur specializzate in fasi di produzione diverse, sono complementari nelle filiere internazionali. Proprio per questo, il mancato rapido riavvio del maggior numero di settori produttivi in entrambi i Paesi potrebbe generare danni economici incalcolabili a livello globale”. Stesso messaggio anche dall’industria meccanica tedesca, il cuore pulsante dell’intera economia europea. Nella lettera a Viale dell’Astronomia, la Vdma parla chiaro. “La nostra gentile richiesta è che all’industria Italiana sia consentito di riprendere l’attività nella sua interezza, seppur in modo graduale, ma di farlo insieme, per poter supportare con successo la ripresa della produzione”. La Vdma, poi, segnala una criticità specifica per il settore auto e lancia l’allarme: “I grandi stabilimenti automobilistici tedeschi riprenderanno funzionare dopo le vacanze di Pasqua, significa che l’intera filiera di fornitura dell’industria automobilistica europea sarà nuovamente chiamata a fornire i propri prodotti. Le aziende metalmeccaniche tedesche e italiane non solo svolgono qui un ruolo economico insostituibile ma necessitano dei loro partner italiani in quanto fulcro della creazione del valore europeo“.
Insomma la Germania chiede il sostegno dell’Italia per far ripartire bene l’economia. Come a dire, l’Europa litiga ma le imprese no.
di: Maria Lucia PANUCCI[:]