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Economia

Petrolio, raggiunto un accordo provvisorio Opec ed Opec+ per tagliare la produzione

Matteo Valléro
10 Aprile 2020
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[:it] Manca solo l’ok del Messico E’ stato raggiunto un accordo provvisorio per tagliare la produzione del petrolio per contrastare il crollo dei prezzi dovuto alla crisi economica del Coronavirus. L’Organizzazione […]

[:it]

Manca solo l’ok del Messico

E’ stato raggiunto un accordo provvisorio per tagliare la produzione del petrolio per contrastare il crollo dei prezzi dovuto alla crisi economica del Coronavirus. L’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio (Opec) e i suoi alleati guidati dalla Russia, noti come Opec+, hanno infatti concordato di ridurre la produzione complessiva di 10 milioni di barili al giorno per due mesi a partire dal 1° maggio. Poi, da luglio a dicembre, il taglio dovrebbe essere di 8 milioni che scenderanno a 6 per i successivi 16 mesi, dal 1° gennaio 2021 al 30 aprile 2022.

Entrando nello specifico dell’accordo nei prossimi due mesi per l’Arabia Saudita l’estrazione dovrebbe scendere di circa 3 milioni, per la Russia di 2 milioni di barili mentre i restanti 5 milioni di barili di tagli dovrebbero essere a carico degli altri produttori del G20.

L’accordo era stato preannunciato nella notte da Donald Trump, che da tempo è in pressing perché gli altri Paesi agiscano: “Russia e Arabia Saudita annunceranno qualcosa oggi o domani“, aveva detto dopo aver discusso al telefono con il presidente russo Vladimir Putin e con il principe coronato saudita Mohammed bin Salman. Ed in effetti l’intesa, almeno tra i pesi massimi Arabia Saudita e Russia, è stata raggiunta. Manca solo l’ok del Messico che al momento si è defilato. Il ministro dell’Energia messicano Rocio Nahle ha scritto su Twitter che il suo Paese è pronto a ridurre la produzione nazionale di petrolio di soli 100.000 barili al giorno a maggio e giugno. “Da 1,781 mbd (milioni di barili al giorno) di produzione che abbiamo segnalato nel marzo 2020, scenderemo a 1,681 mbd“, ha detto Nahle.

Troppo poco per risollevare i prezzi. La domanda globale di carburanti è crollata di circa 30 milioni di barili al giorno, pari al 30% delle forniture totali, con l’industria aerea in particolare messa in ginocchio dall’emergenza. Sia l’Opec e sia Mosca hanno reclamato il contributo di tutti i produttori, compresi Usa e Canada, per superare la crisi ed oggi è prevista una conferenza virtuale dei ministri dell’Energia del G20.

di: Maria Lucia PANUCCI[:]

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