[:it]
Focus sulle prime trimestrali Usa
Le Borse europee ripartono in rialzo dopo il lungo ponte pasquale. Nei primi minuti di scambi scatta il Dax che guadagna oltre l’1,6%, mentre il Cac40 e il Ftse 100 avanzano rispettivamente dell’1,05% e dell’0,6%. La nuova settimana riparte con la spinta positiva dalla bilancia commerciale cinese, con le importazioni ed esportazioni che hanno fatto meglio delle aspettative a marzo.
Il sentiment positivo è sulla scia del rialzo dei listini azionari dell’Asia, con l’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo che segna un +2,7% e Shanghai che vola a +1,05%, e dei future sugli indici azionari Usa che testano il massimo della sessione, con guadagni fin oltre +1,6%. I futures sul Dow Jones, in particolare, balzano di 400 punti circa. Proprio a Wall Street l’attenzione è puntata sulla stagione dei bilanci del primo trimestre che parte oggi con i conti delle società quotate Jp Morgan Chase, Wells Fargo e Johnson & Johnson. I risultati saranno influenzati dal rallentamento dell’economia provocato dal Covid-19 e per questo le autorità statunitensi hanno raccomandato alle aziende Usa di comunicare, insieme ai dati, anche indicazioni sulle prospettive. Gli analisti prevedono che la crescita degli utili delle società quotate sullo S&P 500 sia rallentata del 10,2% su base annua nel primo trimestre, stando a quanto previsto da Refinitiv.
Nel valutario, l’euro dollaro è poco mosso e al momento tratta a 1,094. Il dollaro/yen è sotto 108 a 107,72 e il cross sterlina/dollaro viaggia sopra 1,25 a 1,2559. I rendimenti dei Treasury sono saliti leggermente ieri, con gli investitori che continuano a ragionare sull’impatto del Coronavirus e sulle tempistiche della ripresa dell’economia. Il rendimento del decennale è cresciuto di 2,7 punti base allo 0,749% e quello del trentennale di 4,1 punti base all’1,387%. Infine quello del biennale è aumentato di 1,6 punti base allo 0,241%.
L’accordo storico raggiunto dall’Opec+ sui tagli alla produzione di petrolio ha anche oggi un effetto limitato sulle quotazioni: il Wti tratta in rialzo dello 0,89% a 22,61 dollari, mentre il Brent avanza dell’1,35% a 32,17 dollari. A pesare sui prezzi, spiegano gli analisti di BofA, è la frenata della domanda per via della pandemia.
Intanto l’oro sfonda il muro dei 1.700 dollari, ai massimi da metà 2012, e al momento tratta a 1.769 dollari l’oncia, con un forte balzo rispetto alla settimana scorsa. Il rialzo è sostenuto dalla decisione della Fed di estendere il suo piano di riacquisto anche ai bond di bassa qualità, i junk bond, ovvero le obbligazioni non investment grade che nella crisi sono a rischio di non potere essere rimborsate.
di: Maria Lucia PANUCCI
[:]