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Anche le generazioni più mature si stanno digitalizzando
Ai tempi della quarantena è social boom. Che Instagram, Facebook, Linkedin fossero da diversi anni parte integrante delle nostre vite lo sapevamo già. Ma adesso, complice l’isolamento quasi totale, stanno diventando degli strumenti sempre più essenziali per rimanere collegati con il mondo e fare rete sociale.
Secondo una indagine condotta da Wiko, brand franco-cinese di telefonia, gli italiani iscritti a questi social network sono infatti il 58%, il 6,4% in più rispetto al 2019, con un picco di utenza tra i 25 e 34 anni e un tempo medio di utilizzo di circa 2 ore al giorno. Più della metà degli intervistati ha confermato un utilizzo più frequente rispetto alla normalità in questo periodo, con una predilezione significativa per una fruizione tramite smartphone (95%) rispetto a PC o tablet (5%). Il motivo di questo boom? E’ semplice: essere su queste piattaforme digitali fa sentire meno soli.
L’84% ha dichiarato poi di usarli per intrattenersi, trovando nei video che vengono prodotti un po’ di svago. Ad esempio il 29% degli utenti segue spesso le dirette di personal coach, più o meno famosi, sugli allenamenti da fare per tenersi in forma, l’alimentazione da seguire e i vari trattamenti di bellezza da realizzare in casa. Facebook, Instagram sono poi considerate delle vere e proprie fonti di notizie, piattaforme dove si seguono le dirette del premier Conte o i post politici più o meno polemici dell’opposizione.
Ma forse la vera notizia è un’altra. Si stanno digitalizzando anche le generazioni più adulte, facendo diventare la tecnologia sempre più democratica e alla portata di tutti. Il 36% degli intervistati ha infatti confessato di essere riuscito a parlare con i propri nonni o genitori anziani tramite video chiamate, segno quindi che gli over 65 si sono adoperati per capire come usare le piattaforme tanto amate da nipoti e figli.
Insomma forse questa quarantena non ha risvolti solo negativi. Siamo entrati in una vera e propria epoca di “condivisione sociale” 4.0 in cui riusciamo ad azzerare le distanze ed essere vicini, nonostante tutto, grazie ai nostri amati dispositivi elettronici.
di: Maria Lucia PANUCCI[:]