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Male anche le Borse europee. Lo Spread sale a quasi 240 punti
Wall Street apre in calo. Il Dow Jones perde il 2,24% a 23.415,28 punti, il Nasdaq cede l’1,90% a 8.353,69 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno il 2,31% a 2.780,26 punti. Gli occhi degli investitori sono puntati sulla stagione delle trimestrali, che mostra nei bilanci delle aziende i primi effetti dell’emergenza Coronavirus: dopo JpMorgan e Wells Fargo, altre big del credito statunitense hanno pubblicato i conti del periodo gennaio-marzo mostrando una forte contrazione degli utili. Bank of America ha realizzato un risultato netto in contrazione del 45% a 4 miliardi di dollari, Goldman Sachs del 50% circa a 1,1 miliardi, Citigroup del 46% a 2,5 miliardi di dollari.
Giornata nera anche per i mercati europei. Lo spread tra il Btp e il Bund non si ferma e vola a 234 punti base. L’Europa arretra con Piazza Affari in flessione di oltre il 3%. A Milano restano pesanti le banche con Unicredit (-5,6%) e Bper sospesa in asta di volatilità con un calo teorico del 5%. Tutto questo per colpa delle nuove stime del Fmi sull’andamento dell’economia mondiale di quest’anno che indicano per il nostro Paese una flessione del Pil del 9%, dandoci la maglia nera rispetto altri Paesi europei.
Nuovi minimi per il greggio Wti che si porta sotto quota 20 dollari al barile, segnando un calo del 2,88% a 19,55 dollari, sui livelli più bassi dal 2002. Secondo l’International Energy Agency (Iea) nel 2020 la domanda globale di greggio segnerà nel corso dell’anno un calo record a 9,3 milioni di barili al giorno. Tornano gli acquisti invece sul dollaro che in un clima di ritorno dell’avversione al rischio è ancora il bene rifugio sicuro scelto da molti investitori.
di: Maria Lucia PANUCCI
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