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AppleTv+ e Disney+, le nuove piattaforme per provare a salvare i colossi dalla crisi
Carta vince, carta perde. Nel gioco farlocco delle tre carte, in realtà, non c’è mai un vincitore, se non il banco. Un po’ come è “truccato”, a volte, il mercato finanziario, alterato da grandi e cinici speculatori, in cui è difficile comprendere chi abbia la meglio. In una circostanza come quella di una pandemia in corso, preda e predatore si confondono e si avvicendano.
Se pensate che la contingenza abbia reso tutti sconfitti, be’, naturalmente vi sbagliate e peccate di ingenuità. Ci sono case history forse poco edificanti, se lette da un punto di vista etico, ma gli affari sono affari, come si suol dire, e l’unico metro di giudizio dovrebbe essere il risultato. Ne è un esempio il trader Mark Spitznagel, hedge fund manager della Universa Investments, il quale ha creato il fondo Black Swan Protection Protocol, che come dice il nome cavalca i cigni neri dell’economia globale per far guadagnare cifre astronomiche ai suoi clienti propensi al rischio: con il Coronavirus è arrivato a far segnare un bel “+”del 4.144%, puntando proprio sulla perdita dei mercati! Spitznagel sa che in questo mare forza nove anche i giganti vacillano. Avete presente la classica vignetta del pesce che sta per essere mangiato da un pesce più grosso, che a sua volta sta per essere divorato da uno gigantesco? È la metafora perfetta di quello che, forse, potrebbe accadere alla Disney.
Parchi divertimenti vuoti, cinema chiusi, produzioni ferme e il colosso di Topolino si ritrova col cerino in mano. Il recente lancio della piattaforma streaming video Disney+ ha riscontrato un buon successo anche in Italia, ma certo non abbastanza da tenere a galla il Re Leone del cinema. Negli anni il gruppo ha acquisito decine di brand importanti, nel mondo dell’entertainment non solo fumettistico, come LucasFilm (con relativo Star Wars), Marvel, 20th Century Fox, National Geographic, le emittenti ABC ed ESPN (famosa per lo sport), diventando il player di riferimento nell’industria.
Un sano appetito che l’ha portata a fagocitare anche la Pixar Animation, creatura di Steve Jobs. Questione di karma? Fatto sta che proprio la Apple sembrerebbe sulle tracce di “sangue” della Disney, per sfruttare il momento di debolezza (eufemismo), con un crollo del valore delle azioni del 30%, per tentare la scalata. Non solo un’operazione finanziaria speculativa con ampi margini ma anche la conquista di un asset strategico in un comparto, quello dello streaming video domestico su cui la Apple non ne ha mai azzeccata una, compresa l’ultima creatura AppleTv+, ben fatta ma vuota di contenuti. E tra principesse, documentari, Avengers e Jedi ci sarebbe di che sbizzarrirsi. Questa volta Scrooge McDuck dovrà rinunciare a parecchi quattrini se non vorrà diventare Scrooge “Mac” Duck.
di: Matteo VALLÉRO
Direttore editoriale Business24
articolo uscito nella rubrica IL CAPITALE sul quotidiano La Verità di ieri 16 Aprile 2020[:]