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Sprint di Milano. Lo spread Btp/Bund scende
Borse europee positive in avvio di seduta. Nei primi minuti di contrattazione l’indice Eurostoxx 50 avanza del 2,7%, a Francoforte il Dax guadagna lo il 2,7%, a Parigi il Cac40 sale del 2,6% e a Londra l’indice Ftse100 segna un +2,6%. Tutto questo sulla scia dei guadagni dei listini asiatici questa mattina con Tokyo che segna un +3,2%, Hang Seng +2,6% e Shanghai +1,1% nonostante la Cina abbia registrato un crollo del 6,8% del Pil del primo trimestre, il primo dall’inizio della serie storica nel 1992 e poco sopra le previsioni degli analisti Reuters che avevano parlato di un -6,5%.
L’indice Ftse Mib sale del 2,37% a quota 17.164 punti. Fca guadagna il 3,21% a 7,337 euro nonostante il mercato europeo dell’auto sia sceso a marzo del 55,1% per effetto del Coronavirus, dopo un inizio del 2020 già in rosso a gennaio (-7,5%) e a febbraio (-7,4%).
Acquisti anche su tutte le banche, in particolare Banca Generali (+3,49% a 21,92 euro), Banco Bpm (+3,60% a 1,15 euro), Intesa San Paolo (+3,12% a 1,4026 euro), Unicredit (+4,41% a 6,96 euro) e Mediobanca (+4,30% a 5,12 euro). Intanto in Italia lo spread Btp-Bund scende a 226 punti base, mentre il Tesoro ha annunciato che dal prossimo 18 maggio il Tesoro lancerà una nuova emissione del Btp Italia i cui proventi saranno destinati a sostenere l’economia nella lotta contro la pandemia.
Negli Usa anche i futures sugli indici di Wall Street sono positivi (+2,70% l’S&P500 e +1,97% il Nasdaq), sulla scia di indiscrezioni di stampa secondo cui un farmaco di Gilead Sciences si starebbe dimostrando efficace nel trattamento del Covid-19. Le azioni di Gilead sono balzate del 16,4% nel trading after-hour dopo che Stat News ha affermato che in un ospedale di Chicago pazienti in trattamento con il Remdesivir si sono ripresi rapidamente da sintomi gravi. A sostenere gli scambi anche l’annuncio del presidente Donald Trump riguardo un piano di riapertura progressiva per l’economia americana.
Tra le commodities quotazioni del petrolio contrastate in Asia. Sui mercati, il Wti cede l’1,26%, a 19,62 dollari al barile, mentre il Brent guadagna il 2,05%, a 28,39 dollari al barile. L’oro si ridimensiona e il prezzo scende a 1.707 dollari l’oncia poiché le speranze degli investitori sui nuovi trattamenti contro il Coronavirus e i piani di riapertura dell’economia statunitense hanno aumentato la propensione al rischio. Per gli stessi motivi nel valutario il dollaro ha perso terreno durante la seduta asiatica. Entrando nel dettaglio dei principali cross, l’euro/dollaro tratta sotto 1,09 a 1,0869, il dollaro/yen è sotto 108 a 107,73 e il cross tra sterlina e dollaro viaggia a 1,2494.
La giornata odierna sarà movimentata dal dato sull’inflazione finale di marzo nell’Eurozona, mentre nel pomeriggio dagli Stati Uniti giungerà il Leading index.
di: Maria Lucia PANUCCI[:]