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Il settore più colpito è l’industria
2,1 milioni di imprese sono ferme a causa del lockdown dovuto al Coronavirus e a casa sono 7,1 milioni di lavoratori. Lo rileva l’Istat in un rapporto sull’impatto del Covid-19 nel tessuto produttivo. “Tali imprese generano, sulla base dei dati riferiti al 2017, 1.334 miliardi di euro di fatturato (il 41,4% del livello complessivo) e 309 miliardi di valore aggiunto (il 39,5% del totale)“, si legge in una nota.
L’industria in generale è quella più colpita: quasi i due terzi delle aziende,che rappresentano il 46,8% del fatturato e il 53,2% del valore aggiunto del macro-settore hanno dovuto sospendere la propria attività. Nel terziario invece l’incidenza delle imprese che operano in comparti la cui attività è interrotta è del 43,8%, il 37,2% in termini di fatturato e il 29,9% in termini di valore aggiunto.
L’Istat sottolinea che la sospensione incide in misura maggiore nel comparto industriale anche dal punto di vista occupazionale: il 59,3% degli addetti del settore si riferisce alle attività sospese, contro il 35,2% riscontrato nei servizi. Purtroppo ne risente pesantemente anche l’export dato che i settori in lockdown rappresentano il 63,9% delle esportazioni di beni e realizzano fuori dai confini nazionali il 20,4% del fatturato.
La sospensione riguarda soprattutto le aziende del Nord, meno colpite quelle del Centro e del Sud.
di: Maria Lucia PANUCCI
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