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Bene i listini europei. Petrolio in tensione
Chiusura della settimana in positivo per i mercati. Wall Street apre in rally e porta avanti il movimento di recupero avviato da alcuni giorni, nonostante i dati disastrosi del crollo del Pil cinese. L’indice Dow Jones guadagna il 2,33%, lo S&P-500 balza in avanti e si attesta a 2.851,69 punti, mentre in moderato rialzo il Nasdaq 100 che vede un +0,57%, come l’S&P 100 (1,5%). Gli investitori sono spinti dai ragionamenti, negli Stati Uniti e in Europa, su un graduale allentamento delle misure restrittive, ma anche dalla speranza che possano arrivare presto sul mercato farmaci efficaci nella cura del Covid-19.
Galoppano anche le Borse europee con Parigi che avanza del 4%, Francoforte del 3,7% e Londra del 3,2% mentre a Milano il rialzo è attorno al 3%. In calo anche lo spread Btp-Bund, che scende a 226 punti base. Sul listino principale milanese sono in salita quasi tutti i titoli. Fa eccezione solo Diasorin dopo l’accelerata delle sedute precedenti, penalizzata anche dalla prospettiva di una “guerra legale” sulla decisione della Regione Lombardia di affidare alla società lo sviluppo dei test sierologici sul Coronavirus. La migliore è invece Moncler che segna +5,97%, seguono le banche con UniCredit e Mediobanca in testa. Bene anche la società Nexi, mentre sono più lenti sul Ftse Mib i petroliferi, da Eni a Saipem, a causa della debolezza del greggio. In rialzo anche Fca del 5,44% nonostante la debolezza del mercato dell’auto. Seduta tonica per la holding Atlantia (+5,72%) nel giorno del Cda e dopo l’ipotesi di un maxi-rilancio da 1,6 miliardi di euro di investimenti nella trattativa col governo sul destino delle concessioni autostradali.
Continuano le tensioni sul petrolio con il future sul WTI crollato oggi ai nuovi minimi dal gennaio 2002 con un tonfo giornaliero arrivato a oltre -11% che ha spinto le quotazioni sotto la soglia dei 18 dollari. Continuano a pesare le incertezze sul fronte della domanda dopo le nuove stime diffuse nei giorni scorsi da AIE prima e Opec poi. Oggi però l’andamento appare anomalo in quanto le quotazioni del Brent si muovono invece in rialzo a 28,25 dollari (+1,47%). Una spiegazione è data dal fatto che il future maggio del WTI è in scadenza il 21 aprile e pertanto l’interesse e il volume più aperti sono ora concentrati nel contratto di giugno che si muove invece in lieve rialzo in area 25 dollari.
L’euro è debole e resta sotto la soglia degli 1,09 dollari a 1,0829. L’euro-yen vale 116,76 e il dollaro-yen 107,81. Il prezzo dell’oro è invece in discesa per via del rafforzamento del dollaro.
di: Maria Lucia PANUCCI[:]